Netstrike (1995)
Titolo:
Netstrike
Autore:
Ideato da Tommaso Tozzi.
Realizzato da Strano Network.
Anno:
21.12.1995
Tecnica:
collegamenti a siti web e campagna mediatica.
Luogo:
Sito web:
Descrizione:
Una delle più attuali forme di protesta partecipativa in rete è il netstrike. Il netstrike, o corteo virtuale, è una forma di protesta cui viene dato molto rilievo anche rispetto ad altre modalità come la petizione in rete, per la quale si ritiene che non esistano sufficienti garanzie a tutela dei sottoscrittori, in quanto permette, ad esempio, di costruire banche dati.
La pratica del netstrike rientra in quell'idea di Hacker Art definita da Tozzi nel 1989.
Breve storia dei netstrike
Durante l'estate del 1995 Tommaso Tozzi ha uno scambio di vedute per email con Mafalda Stasi riguardo alle pratiche di protesta in rete conseguenti ai test nucleari francesi a Mururoa.
In tale occasione Tozzi per la prima volta introduce la sua idea di uno sciopero in rete.
In seguito, il 17 agosto del 1995, Tozzi, allora Sysop della BBS Virtual Town TV, spedisce un messaggio nella lista telematica "Idee in movimento" della rete Cybernet, cui la BBS era collegata.
In tale messaggio Tozzi per la prima volta spiega quello che sarà il meccanismo dei netstrike e propone di realizzare il primo netstrike mondiale contro i test nucleari a Mururoa. Nel messaggio Tozzi definisce la pratica con il nome "Cyber strike". In seguito sarà lui stesso a modificare il nome nell'ormai noto "Netstrike".
Di seguito è riportato il testo di tale messaggio:
---------------------------- Inizio del messaggio del 17 agosto 1995 ------------------------------
Gioved“, 17 agosto 1995 19:11:54
Idee in movimento Item
From: Sysop
Subject: cyber strike - appunti e idee
To: Idee in movimento
Cc: all,CyberNet
Attachments:
Alcune riflessioni sulle catene di S.Antonio e sui possibili scioperi in rete.
Riporto prima un pezzo di una mia risposta a Mafalda Stasi sulle catene di S.Antonio che si sono create in seguito all'annuncio dei test nucleari francesi. Di seguito alcune mie riflessioni sugli scioperi in rete.
>
MS>A quanto pare non c'e' piu' bisogno. Non so se sai che le lettere "A
MS>catena" tipo S.Antonio sono illegali qui, e fortememnte avversate anche
MS>su posta elettronica
Si sapevo delle critiche, ma non che avessero rinunciato a continuare la catena.
Ritengo la forma della catena di S.Antonio un mezzo da non usare se non in casi estremi. La ritengo simile a quello che e' stato la forma "sciopero" in questo secolo nella vita reale. Penso che di fronte a fatti di tale importanza, come quello recente del governo francese, debba esistere anche nel cyberspace una forma di protesta "pacifica" che possa pero' avere la massima risonanza. Gli scioperi in piazza bloccano il traffico, ma sono autorizzati e preparati da organizzazioni nate anche per tale scopo. Andrebbe semmai cercato di organizzare delle strutture "rappresentative" in grado di organizzare in modo "civile" delle forme di protesta analoghe allo sciopero anche nel cyberspace. Le catene di S.Antonio potrebbero essere uno esempio in tal senso. Io personalmente sto studiando altre forme analoghe.
Resta da dire infine che molti scioperi nascono spontanei e non sono autorizzati, ma spesso hanno forti e nobili motivi per essere realizzati.
Non mi meraviglio (e sapevo che cosi' fosse) che in molti sistemi le catene di S.Antonio siano considerate illegali. Cosi' come non mi meraviglio che un governo prestigioso come quello francese possa intraprendere una direzione quale quella attuale che, protetta dalla legalita', risulta una minaccia a ogni abitante del globo.
Ma nemmeno mi meraviglio che vi siano persone che in certi casi operano con forme considerate illegali.
Forse l'atto della nave di Greenpeace era legale?
Come realizzare una forma di sciopero in rete?
SCIOPERO MIRATO
=============
1) Costruire una rete di relazioni tra siti web, mailing list, gruppi e singoli in grado di diffondere in modo capillare e massiccio l'avviso dello sciopero programmato.
Diffondere in rete l'avviso dello sciopero con la spiegazione delle motivazioni e spiegando dunque che i disagi conseguenti allo sciopero sono causati e motivati dalle azioni x dei personaggi y...
2) Decidere una data della manifestazione in rete.
3) Lanciare un messaggio (avvalendosi della rete sopra citata) con l'invito a collegarsi a una determinata ora del determinato giorno per il determinato periodo al sito web responsabile di determinate azioni contro cui si vuole scioperare.
Il risultato dovrebbe essere quello di paralizzare l'attivita' di tale sito per il periodo dello sciopero.
SCIOPERO TOTALE
=============
1) Costruire una rete di relazioni tra siti web, mailing list, gruppi e singoli in grado di diffondere in modo capillare e massiccio l'avviso dello sciopero programmato.
Diffondere in rete l'avviso dello sciopero con la spiegazione delle motivazioni e spiegando dunque che i disagi conseguenti allo sciopero sono causati e motivati dalle azioni x dei personaggi y...
2) Decidere una data della manifestazione in rete.
3) Scegliere due o piu' siti web che si sa essere collegati tra loro da un cavo potente e molto utilizzato. Scegliere altri due o piu' siti web che si sa essere collegati tra loro da un cavo potente e molto utilizzato che potrebbe essere la strada alternativa delle comunicazioni tra determinati siti.
3) Lanciare un messaggio (avvalendosi della rete sopra citata) con l'invito a collegarsi a una determinata ora del determinato giorno ai siti scelti navigando senza sosta da un sito all'altro in su e giu' (ti colleghi a un sito, appena il collegamento e' avvenuto ti colleghi al sito precedente e cosi' di seguito).
Il risultato dovrebbe essere quello di paralizzare l'attivita' di tale tratto del cavo per il periodo dello sciopero costringendo ogni collegamento a essere instradato su percorsi alternativi che dovrebbero rallantare sensibilmente la comunicazione in rete.
Se lo sciopero viene effettuato da poche persone il risultato e' naturalmente trascurabile sia dal punto di vista degli effetti sulla rete che da quello della comunicazione del senso per cui lo sciopero e' avvenuto. Se invece, facciamo l'ipotesi, un milione di utenti da tutto il mondo realizzassero contemporaneamente tale azione si avrebbe probabilmente un effetto di paralisi della rete (paragonabile a cio' che avviene per il traffico durante gli scioperi reali).
Se l'effetto dello sciopero fosse realmente quello ipotizzato mi auguro che tale forma di cyber strike venga utilizzata solo per fini giusti e motivati.
Chi ha consigli o obiezioni "tecniche" in riguardo si faccia avanti.
Un test di prova potrebbe essere la protesta contro i test nucleari francesi.
Fatemi sapere.
bye
Tommaso Tozzi
---------------------------- Fine del messaggio del 17 agosto 1995 ------------------------------
Ad ottobre del 1995 si tiene a Budapest il convegno Metaforum II organizzato dall'area della mailing list Nettime. Al convegno, a cui tra gli altri partecipa anche il gruppo di New York Critical Art Ensemble, viene invitato a parlare Tommaso Tozzi del gruppo fiorentino Strano Network che è l'unico gruppo italiano presente tra gli invitati. In quell'occasione Strano Network fa un intervento (preparato in delle parti da T. Tozzi e in delle altre da S. Sansavini e Ferry Byte di Strano Network e spedito da Tozzi prima del convegno nella mailing list Nettime) dal titolo "Interfaccia fluttuante e diritto alla comunicazione" che contiene una parte dal titolo "Strategie di liberazione" in cui viene fatta una dichiarazione di Principi Etici riguardanti la telematica e la comunicazione. Oltre ai principi etici vengono enucleati dieci punti come "strategie di liberazione" (vedi il messaggio poi spedito da Tozzi in lista Nettime e riportato di seguito in questa pagina). Il punto 9 (realizzato da Tozzi) si intitola "Protests on the Net" e sotto la voce "Virtual Strikes" si legge: "per boicottare un server per un breve periodo di tempo è sufficiente organizzare un grande gruppo di persone e chiedere loro di intasare il server collegandosi simultaneamente al server. Il boicottaggio dovrebbe essere pubblicizzato, reso pubblico e spiegatene le ragioni. Essi dovrebbero funzionare come "sit in" che bloccano il traffico" (Strano Network, "Strategie di liberazione", 1995, in AA.VV., "ZKP - ZH Proceedings 1995 - version 1.0", the Next Five Minutes Edition, Amsterdam, 1996, pag. 25).
Il 21 dicembre 1995 (nell'anniversario della nascita di Tommaso Tozzi ;-) ) l'Associazione Culturale Strano Network organizza secondo il meccanismo descritto sopra il primo netstrike mondiale contro dieci indirizzi in contemporanea per protestare contro gli esperimenti nucleari francesi a Mururoa.
Tra le persone cui Strano Network spedisce il comunicato che invita a partecipare al netstrike vi sono gli invitati al convegno Metaforum II, e la mailing list Nettime.
Dieci siti del governo francese vengono sensibilmente ingolfati ed il loro funzionamento rallentato da migliaia di net-manifestanti da tutto il mondo attraverso un concentramento simultaneo dell'attività di molti browser su uno stesso sito. Il "netstrike" è la dimostrazione di come la tecnologia telematica fornisca forme nuove anche alla protesta sociale e politica.
Di seguito si riporta il messaggio che Strano Network diffuse nelle reti telematiche e attraverso i media di tutto il mondo per promuoverlo.
---------------------------- Inizio del messaggio del 21 dicembre 1995 ------------------------------
NET'STRIKE Sciopero della rete
First hour Prima ora
21-12-1995
dalle 18:00 alle 19:00
from 6:00 to 7:00 p.m. (France time zone)
Partecipa al primo sciopero globale della rete Internet
Enjoy the first global strike in Internet
================================================
Attention!!!
You find english translation at the bottom of message!
================================================
Istruzioni per l'uso:
- Diffondi e promuovi questo messaggio.
- a) Il giorno 21-12-1995 dalle 18:00 alle 19:00 (data e ora
cambiano a seconda del fuso orario; consulta la tabella n.2
in fondo al messaggio) collegati ai siti web del governo
francese (vedi elenco indirizzi nella tabella n.1 in fondo al
messaggio, oppure ritaglia e usa l'home page che trovi
nella tabella n.3 in fondo al messaggio).
b) Ripeti l'operazione piu' volte (a intervalli di pochi
secondi) per un'ora.
Una manifestazione di 1000, 10.000, 100.000 utenti
in fila uno dietro l'altro in un corteo globale nei cavi
dei siti internet del governo francese.
Il risultato di tale sciopero sara' quello di paralizzare
per un'ora l'attivita' in rete del governo francese.
BOICOTTIAMO LE ISTITUZIONI GOVERNATIVE FRANCESI!
Il governo francese mostrando un totale disprezzo per il
proprio popolo, per la comunita' internazionale, per la
gente comune che vorrebbe crescere i propri figli in un
mondo migliore:
- prosegue i suoi esperimenti nucleari nel Pacifico;
- continua ad utilizzare il nucleare "civile" come principale
fonte energetica;
- continua a perpetrare i suoi progetti di "ristrutturazione
sociale" nonostante l'eccezionale partecipazione dei
francesi alle manifestazioni di protesta.
Per questo intendiamo togliere, anche se solo parzialmente
e solo per periodi limitati, alle istituzioni governative
francesi i privilegi a cui tanto tengono tutti i potenti, i
signori della guerra, della fame e dell'ingiustizia sociale:
l'accesso ai sempre piu' potenti mezzi comunicativi e ai
canali informativi, quegli stessi privilegi che vengono
negati alla stragrande maggioranza della popolazione
mondiale.
Continueremo le nostre azioni con ogni mezzo necessario,
utilizzando strumenti perfettamente legali, anche se presto
i potenti della Terra, che disprezzano la volonta' dei popoli
dovranno rendersi conto di quanto potenti possano essere
simili mezzi.
Questo e' il primo, ma non sara' l'ultimo degli scioperi
che promuoveremo in rete. Se vuoi essere contattato
per le prossime iniziative spedisci un messaggio al
seguente indirizzo:
Strano.Network@vttvnet.trident.nettuno.it
con subject: Net'Strike
e come testo del messaggio il tuo indirizzo internet
Attacco comunicativo globale - Massive Comunicative Attack
Strano Network
===================================================
English translation
Instructions:
- Spread this message everywhere
- a) In the date 21/12/1995, 6pm-7pm (day and hour change in relationship to the time zone, look at the list no. 2 at the bottom of the message), link to sites of French Government (look at the list no. 1 or cut and copy the home page of the list no. 3);
b) reply said procedure several times for an hour by using intervals of few seconds.
A demonstration of 1000, 10.000, 100.000 netusers all together making part of a line crossing French Government's sites.
The result of this strike will be to stop for an hour network activities of French Government.
BOIKOTT THE FRENCH GOVERNMENT'S INSTITUTIONS!.
French Goverment has shown a total contempt for French people, for international community, for common people who just would like to grow up their sons in a better world as it:
- goes on with nuclear experiments in Pacific Ocean's islands
- goes on with use of nuclear energy as mainly source of "civil" energy
- goes on with its projects of "social redrawing" without taking into account the enormous presence of people in recent
demonstrations of protest against such kind of policy.
These are the reasons that drove us to to take off to french government (for a while...) some of the privileges that every powerful man involved in war-games and exploitation plans like very much: The access to the ever growing important new information media. The same privileges denied to all common people.
We will go on with our demonstrations with any means, using all technologies, always respecting the law. Those political fellows which do not take into any account people's needs will understand very soon the real power of new information technologies.
This is the first strike that we promote, in the future there will be other ons. If you want to get informations for next demonstrations and activities send a message to this address:
Strano.Network@vttvnet. trident.nettuno.it
with subject: Net'Strike
and as content of your message your Internet address
MASSIVE COMMUNICATIVE ATTACK
Strano Network
=====================================================
LIST 1
Elenco dei siti Internet del governo francese:
List of France government Internet Web sites:
Les services Web du Gouvernement Francais
http://www.adit.fr/GOUV/GOUV.html
Le Ministere des Affaires Etrangeres
http://www.france.diplomatie.fr/
Le Ministere de la Culture et de la Francophonie
http://web.culture.fr/
Le Ministere de l'Industrie
http://www.ensmp.fr:80/industrie/
Le Ministere de l'Education Nationale,
de l'Enseignement Superieur, de la Recherche
et de l'Insertion professionnelle
http://www.edutel.fr/
Le Ministere de l'Economie, des Finances
et du plan
http://www.tresor.finances.fr/oat/
Le Ministere de la Sante; publique
et de l'Assurance Maladie
http://www.sante.fr
Electricite de France
http://www.edf.fr/
OECD Nuclear Energy Agency
http://www.nea.fr/
Le serveur WWW de l'Education Nationale
http://www.mesr.fr/
===================================================
LIST 2
Orario e data dello sciopero:
Day and hour of the strike:
Anchorage: from 8:00 to 9:00 a.m. of 21-december-1995
Atene: from 7:00 to 8:00 p.m. of 21-december-1995
Barcellona: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Belgrado: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Berlino: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Bruxells: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Copenaghen: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Montreal: from 0:00 to 1:00 p.m. of 21-december-1995
New York: from 0:00 to 1:00 p.m. of 21-december-1995
Oslo: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Parigi: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Roma: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
San Francisco: from 9:00 to 10:00 a.m. of 21-december-1995
San Paolo: from 2:00 to 3:00 p.m. of 21-december-1995
Santiago: from 0:00 to 1:00 p.m. of 21-december-1995
Sidney: from 4:00 to 5:00 a.m. of 22-december-1995
Stoccolma: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Tokio: from 3:00 to 4:00 a.m. of 22-december-1995
Vienna: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Zurigo: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
===================================================
LIST 3
Net'Strike home page (da usare per il collegamento):
Net'Strike home page (use to connect):
begin cut here :<---------------
<HTML>
<HEAD>
<TITLE>NET'STRIKE</TITLE>
<BODY>
NET'STRIKE first hour
21-12-1995
from 6 to 7 p.m. (france hour)
<A HREF="http://www.adit.fr/GOUV/GOUV.html">Les services Web du Gouvernement Français</A>
<A href="http://www.france.diplomatie.fr/">Le Ministère des Affaires Etrangères</A>
<A href="http://web.culture.fr/">Le Ministère de la Culture et de la Francophonie</A>
<A href="http://www.ensmp.fr:80/industrie/">Le Ministère de l'Industrie</A>
<A href="http://www.edutel.fr/">Le Ministère de l'Éducation Nationale, de l'Enseignement Supérieur, de la Recherche et de l'Insertion professionnelle</A>
<A href="http://www.tresor.finances.fr/oat/">Le Ministère de l'Economie, des Finances et du plan</A>
<A href="http://www.sante.fr">Le Ministère de la Santé publique et de l'Assurance Maladie</A>
<A href="http://www.edf.fr/">Electricite de France</A>
<A href="http://www.nea.fr/">OECD Nuclear Energy Agency</A>
<A href="http://www.mesr.fr/">Le serveur WWW de l'Education Nationale</A>
<ADDRESS>
<a href=mailto:Strano.Network@vttvnet.trident.nettuno.it>Strano Network - Massive Comunicative Attack</a>
</ADDRESS></BODY>
</HTML>
>: stop cut here ---------------
---------------------------- Fine del messaggio del 21 dicembre 1995 ------------------------------
Il 30 dicembre 1995 Tommaso Tozzi spedisce il seguente messaggio nella mailing list nettime:
Il messaggio è ancora on-line nell’archivio della nettime all’indirizzo:
http://amsterdam.nettime.org/Lists-Archives/nettime-l-9601/msg00000.html
---------------------------- Inizio del messaggio del 30 dicembre 1995 ------------------------------
Tommaso Tozzi on Sat, 30 Dec 95 17:09 MET
[Date Prev] [Date Next] [Thread Prev] [Thread Next] [Date Index] [Thread Index]
A PROJECT AND AN ACTION
To: nettime@is.in-berlin.de
Subject: A PROJECT AND AN ACTION
From: tozzi@mailserver.idg.fi.cnr.it (Tommaso Tozzi)
Date: Sat, 30 Dec 1995 16:58:49 -0500
A PROJECT AND AN ACTION:
A CIVIC NETWORK
A NET STRIKE
by Strano Network
CIVIC NETWORK PROJECT
The following project consists of the technical aspect of the Civic Network
of Florence presented to the municpal
government by the Telematic Council of the Metropolitan Area of Florence.
The project (originally designed by Strano Network) is made by a theoric
part (already presented at the Metaforum II
of Budapest) and of a technical part.
The FirNet Telematic Council is a network coordinating more than 15 BBS of
the metropolitan area of Florence (near
the whole of the Florence'sBBS).
Such BBS are nodes of several no-profit telematics networks (Cybernet,
Peacelink, European Counter Network,
Fidonet, OneNet Italia, Toscanet, Immagina) and some of them are sub-domain
Internet (but only for e-mail pruposes...).
Virtual Town TV (the Strano Network's BBS) represent the host of FirNet.
Technical proposal.
The proposal of the Florence Civic Network divide itself in five server open
24 hours.
1. Web Server
2. First Class Server
3. Fido like Server
4. FTP Server
5. Nntp Server
Thanks to the RCF (Florence Civic Network) server it is possible to create
an exchange node from Internet, the
Municipal administration and the no profit BBS in the Florence area (amateur
networks, associations etc.).
In this way may be possible to divulgate in Internet, in bidirectional way,
the digital materials (the conferences,
messages and files) of the Municipal administration and the BBS in the
Florence metropolitan zone. So the RCF will
distribute the Internet Newsgroups, the private Internet mail and all the
digital material of the Municipal administration.
Moreover the RCF will collect in itself all the area files and the local
conferences propose from the Florence's BBS.
For the realisation of this idea we propose the follow plane:
- WEB server (with on-line links) that contains:
- Municipal administration area (with the digital materials)
- Link area with associations and Florence civic institutions
- BBS area. A self-management space where are present the BBS that want to
participate to the project (with a
size limit for everyone).
- Internet information's area
- RCF information's area
- Users area (users htlm page)
- Technical information's area
- Miscellaneous area (social and cultural topics)
- First Class Server on-line links + gateway) that contains:
- Internet private mail
- Municipal administration area (with the digital materials)
- Link area with associations and Florence civic institutions
- Messages and files area from national and international network
(Cybernet, Toscanet, Peacelink, ECN, P-
Net, Fidonet, OneNet Italia, etc.)
- Conferences and Newsgroups messages
- BBS area. A self-management space where are present the BBS that want to
paparticipateo the project (with a
size limit for everyone)
- Internet informations area
- RCF informations area
- Users area (messages and file area with the users on-line self management)
- Technical information's area
- Miscellaneous area (social and cultural topics)
Fido like server (only gateway) that contains:
- Internet private mail
- Municipal administration area (with the digital materials)
- Messages area from associations and Florence civic institutions
- Newsgroups messages area
- Messages and files area from national and international network
(Cybernet, Toscanet, Peacelink, ECN, P-
Net, Fidonet, OneNet Italia, etc....)
- Local messages area
- RCF information's area
FTP server (on-line links and gateway) that contains:
- Files area from national and international network (Cybernet, Toscanet,
Peacelink, ECN, P-Net, Fidonet,
OneNet Italia, etc...)
- Municipal administration area (with the digital materials)
- Files area from associations and Florence civic institutions
- Local files area
- BBS area. A self-management space where are present the BBS that want to
participate to the project (with a
size limit for everyone)
NNTP server (on-line links at limited access) that contains:
- Conferences and Internet Newsgroups messages
Hardware configuration:
- Router Cisco 2500 series
- PowerMac 7100/66, 32 Mb Ram, 2 Giga HD
- Backup unity DAT 2 Giga
- Ethernet cable
- 1 (or more) modem (US Robotics 28.800 baud)
- serial port card
- 14" monitor
- PC 486/dx2, 66 MHz, 16 Mb Ram, 2 Giga HD
- Backup unity (DAT) 2 Giga
- Ethernet card and cable
- 14" monitor
- 1 modem (US Robotics 28.800 baud)
Software configuration:
- First Class 2.6 (no profit BBS licence, 2000 or more users, Windows and
CLUI interface, serial card licence,
gateway uucp licence)
- TCP/IP module for First Class
- Aeolus 1.2
- Formula 1 1.8
- Expressnet Fido/lite
- Claris works 3.0 or Word
- HTTPD (Cern)
- Linux
Schema grafico:
(assente nella versione solo testo)
NET'STRIKE First hour
21-12-1995
from 6:00 to 7:00 p.m. (France time zone)
Enjoy the first global strike in Internet
Instructions:
- Spread this message everywhere
- a) In the date 21/12/1995, 6pm-7pm (day and hour change in relationship to
the time zone, look at the list no. 2 at the
bottom of the message), link to sites of French Government (look at the
list no. 1 or cut and copy the home page of the
list no. 3);
b) reply said procedure several times for an hour by using intervals of few
seconds.
A demonstration of 1000, 10.000, 100.000 netusers all together making part
of a line crossing French Government's sites.
The result of this strike will be to stop for an hour network activities of
French Government.
BOIKOTT THE FRENCH GOVERNMENT'S INSTITUTIONS!.
French Goverment has shown a total contempt for French people, for
international community, for common people who
just would like to grow up their sons in a better world as it:
- goes on with nuclear experiments in Pacific Ocean's islands
- goes on with use of nuclear energy as mainly source of "civil" energy
- goes on with its projects of "social redrawing" without taking into
account the enormous presence of people in recent
demonstrations of protest against such kind of policy.
These are the reasons that drove us to to take off to french government (for
a while...) some of the privileges that every
powerful man involved in war-games and exploitation plans like very much:
The access to the ever growing important
new information media. The same privileges denied to all common people.
We will go on with our demonstrations with any means, using all
technologies, always respecting the law. Those political
fellows which do not take into any account people's needs will understand
very soon the real power of new information
technologies.
This is the first strike that we promote, in the future there will be other
ons. If you want to get informations for next
demonstrations and activities send a message to this address:
Strano.Network@vttvnet. trident.nettuno.it
with subject: Net'Strike
and as content of your message your Internet address
MASSIVE COMMUNICATIVE ATTACK
Strano Network
=====================================================
LIST 1
List of France government Internet Web sites:
Les services Web du Gouvernement Francais
http://www.adit.fr/GOUV/GOUV.html
Le Ministere des Affaires Etrangeres
http://www.france.diplomatie.fr/
Le Ministere de la Culture et de la Francophonie
http://web.culture.fr/
Le Ministere de l'Industrie
http://www.ensmp.fr/industrie/
Le Ministere de l'Education Nationale,
de l'Enseignement Superieur, de la Recherche
et de l'Insertion professionnelle
http://www.edutel.fr/
Le Ministere de l'Economie, des Finances
et du plan
http://www.tresor.finances.fr/oat/
Le Ministere de la Sante; publique
et de l'Assurance Maladie
http://www.sante.fr/
Electricite de France
http://www.edf.fr/
OECD Nuclear Energy Agency
http://www.nea.fr/
Le serveur WWW de l'Education Nationale
http://www.mesr.fr/
===================================================
LIST 2
Day and hour of the strike:
Anchorage: from 8:00 to 9:00 a.m. of 21-december-1995
Atene: from 7:00 to 8:00 p.m. of 21-december-1995
Barcellona: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Belgrado: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Berlino: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Bruxells: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Copenaghen: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Montreal: from 0:00 to 1:00 p.m. of 21-december-1995
New York: from 0:00 to 1:00 p.m. of 21-december-1995
Oslo: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Parigi: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Roma: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
San Francisco: from 9:00 to 10:00 a.m. of 21-december-1995
San Paolo: from 2:00 to 3:00 p.m. of 21-december-1995
Santiago: from 0:00 to 1:00 p.m. of 21-december-1995
Sidney: from 4:00 to 5:00 a.m. of 22-december-1995
Stoccolma: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Tokio: from 3:00 to 4:00 a.m. of 22-december-1995
Vienna: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
Zurigo: from 6:00 to 7:00 p.m. of 21-december-1995
===================================================
LIST 3
Net'Strike home page (use to connect):
begin cut here :<---------------
<HTML>
<HEAD>
<TITLE>NET'STRIKE</TITLE>
<BODY>
NET'STRIKE first hour
21-12-1995
from 6 to 7 p.m. (france hour)
<A HREF="http://www.adit.fr/GOUV/GOUV.html">Les services Web du
Gouvernement
Français</A>
<A href="http://www.france.diplomatie.fr/">Le Ministère des
Affaires Etrangères</A>
<A href="http://web.culture.fr/">Le Ministère de la Culture
et de la Francophonie</A>
<A href="http://www.ensmp.fr/industrie/">Le Ministère de
l'Industrie</A>
<A href="http://www.edutel.fr/">Le Ministère de
l'Éducation Nationale, de l'Enseignement
Supérieur, de la Recherche et de l'Insertion professionnelle</A>
<A href="http://www.tresor.finances.fr/oat/">Le Ministère de
l'Economie, des Finances et du
plan</A>
<A href="http://www.sante.fr/">Le Ministère de la Santé
publique et de l'Assurance
Maladie</A>
<A href="http://www.edf.fr/">Electricite de France</A>
<A href="http://www.nea.fr/">OECD Nuclear Energy Agency</A>
<A href="http://www.mesr.fr/">Le serveur WWW de l'Education
Nationale</A>
<ADDRESS>
<a href=mailto:Strano.Network@vttvnet.trident.nettuno.it>Strano
Network - Massive Comunicative
Attack</a>
</ADDRESS> </BODY>
</HTML>
>: stop cut here ---------------
NET'STRIKE ECHO
The first international Internet's strike has been developed in a good result !
It is not possible to know how many Internet's users were on-line but as
there were many www french government
servers listed in our strike's msg we think several thousands of Internet
users have partecipated to the strike !
Strike effects were the above reported:
- 5.45 p.m. Quick access to fr servers;
- 6.00 p.m. first difficulties to access to fr servers;
- 6.15 p.m. it is not possible to access to the Health and to the
Educational Ministers' www servers;
- 6.30 p.m. Also the servers of the Nuclear Agency, of the French Government
and of the Indusrial Ministry decline the
access;
- 6.45 p.m. The access to the servers of the National Education and of the
Health Ministers is denied while the link with
other fr servers meets several difficulties;
- 7.00 p.m. Only the link with the servers of the Educational and Health
servers is denied while the functioning of the
other servers is on standard level.
Apart from the "on-line" partecipation we have recorded the arrive of
several msg of approval to the demonstration
from all over the world.
The Italian press has shown attention to this kind of strike by publishing
several articles (La Nazione, Unita',
Repubblica while the left-wing newspaper Manifesto has not published any
note on this demonstration!).
The strike has been "transmitted" by several Italian "radio" such as
Controradio and Radio Popolare and other kinds of
local and national information networks has spread news about the strike.
Our protest msg developed on 14.12.95 has been spread all over the world
after few days showing:
- the interest of many people to counteract the French current policy on
nuclear and social items;
- the willing to be involved in a NET'STRIKE;
- the existence of a world-wide movement able to counteract world-wide
injustice;
- the capacity to develop a such kind of movement in a short time.
Finally we outline that:
- several users have not set browser preferences in such a way to really
link with the server each time (cache memory
at 0) and not with its own PC;
- it could be possible (for the next time) to build up software oriented to
the specific goal to make an "electroni
demonstration" at the internal of a www server.
As a result of this first net'strike's test we are sure that a strike
organized at the internal of internet (with more days to
organize the strike, specific software, specific instructions) can be a
powerful media to counteract international injustice.
We are happy to see how the inter-activity offered by Internet has offered
the opportunity to many people to stand-up
on the electronic frontier not for business or for show goals but for social
global demonstration!
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Index(es):
Date
Thread
---------------------------- Fine del messaggio del 30 dicembre 1995 ------------------------------
A gennaio del 1996 Strano Network organizza un netstrike contro il Governo Messicano per protestare contro le politiche nel Chiapas (due anni prima di quello organizzato da Ricardo Dominguez).
Di seguito viene riportato il testo del messaggio diffuso da Tommaso Tozzi per promuovere tale netstrike.
Nel campo To: del messaggio si nota che tra i destinatari di tale messaggio c’è Wolfgang Sthaele, che dirigeva The Thing di cui allora era collaboratore Ricardo Dominguez.
Il messaggio è ancora on-line nell’archivio della nettime all’indirizzo:
http://amsterdam.nettime.org/Lists-Archives/nettime-l-9602/msg00018.html
---------------------------- Inizio del messaggio del 17 febbraio 1996 ------------------------------
Tommaso Tozzi on Sat, 17 Feb 96 20:41 MET
[Date Prev] [Date Next] [Thread Prev] [Thread Next] [Date Index] [Thread Index]
chiapas net strike
To: west@mail.utexas.edu, WgrCCS@hamp.hampshire.edu, will@byteback.dircon.co.uk, wolf@thing.nyc.ny.us, wolfgang.nier@rz.fh-regensburg.d400.de, wolfgang.staehle@thing.nyc.ny.us, wvdcruij@xs4all.nl, yavelow@xs4all.nl, zack@contrib.de, zack@u.ropax.contrib.de
Subject: chiapas net strike
From: tozzi@mailserver.idg.fi.cnr.it (Tommaso Tozzi)
Date: Sat, 17 Feb 1996 20:43:21 -0500
English translation at bottom
======================
Saturday 2 march 1996 National Stand-Up in Italy to Solidarize with Chiapas
and Boycott the Mexican Government
by the Italian Coordination of the Committees Supporting the "Zapatista" Fight
Sabato 2 marzo 1996 giornata nazionale di mobilitazione a sostegno del
chiapas e di boicottaggio del governo messicano
indetta dal COORDINAMENTO DEI COMITATI DI SOSTEGNO ALLA LOTTA ZAPATISTA.
La giornata prevede presidii ai consolati messicani in italia in
concomitanza con CORTEO ELETTRONICO
ATTRAVERSO LE PIAZZE TELEMATICHE DEL GOVERNO MESSICANO CONTRO LA POLITICA
REPRESSIVA ATTUATA VERSO LAPOPOLAZIONE DEL CHIAPAS ED IN SOLIDARIETA' CON LE
ISTANZE
DI LIBERAZIONE SOCIALE DEL POPOLO MESSICANO.
In particolare il CORTEO ELETTRONICO si svolgera' in un'ora e per un'ora
dalle ore(italiane ) 19.00, 20.00
(presumibilmente compatibile con le attivita' universitarie messicane :ore
corrispondenti 12.00,13.00e con quelle
lavorative italiane ). I siti da attraversare sono i seguenti :
Gabinete del Gobierno del estado del Mexico:
http://www.udg.mx/Gabinete/Info/gabinete.html
Mexican Bank for ForeignTrade:
http://lince.dgsca.unam.mx/bancomext/ENGLISH2.HTM
L'unica indicazione tecnica iniziale e' quella di passare continuamenta da
un sito all'altro settando la Cache Memory a 0.
le parole sono armi!!
L'esperienza zapatista ha rimesso in discussione, almeno in
Europa,l'internazionalismo visto come momento di
solidarieta' nei confronti di organizzazioni, movimenti guerriglieri di
matrice marxista che si ponevano l'obbiettivo della
conquista del potere. Ora e' evidente che, con il crollo del muro di Berlino
e del socialismo reale il problema della
solidarieta' assume contorni differenti . I primi a recepire questo
cambiamento sono proprio gli zapatisti, che fin dal
primo comunicato evidenziano la differenza con le guerriglie sud americane
,come il fronte sandinista e quello
salvadoregno(legate ad una visione bipolarista della politica internazionale
che ne determinava le scelte) ,uscendo dalla
logica di avanguardia combattente che lotta per la conquista del potere .
Questa novita' porta naturalmente gli zapatisti a
non avere piu' come punto di riferimento i vari "partiti fratelli", ma piu'
in generale i movimenti antagonisti che lottano
contro lo sviluppo capitalista. La mondializzazione del capitalismo e la
considerazione di questo, come unico modello
sociale, porta alla divisione del mondo, non piu' da un punto di vista
politico (EST - OVEST), ma essenzialmente
economico non piu' determinato da confini geografici, causando un ulteriore
impoverimento dei paesi meno sviluppati,
fame e miseria negli ex paesi socialisti, forti movimenti migratori verso
quelli ricchi e in questi ultimi disoccupazione e
impoverimento delle classi subalterne. In questo contesto,
l'internazionalismo assume un nuovo significato. L'EZLN con
gli appelli lanciati all'opposizione sociale mondiale chiede non solo
solidarieta' e appoggio, ma l'utilizzo del pensiero
Zapatista, rapportato alle diverse realta' per la creazione di un fronte
d'opposizione mondiale alla nuova dottrina
capitalista: il Neo-Liberismo. Fin dai primi comunicati, Marcos pone
l'accento su questo aspetto cioE' combattere in ogni
paese le diverse forme in cui il capitalismo si manifesta e ne da un esempio
solidarizzando con la lotta degli operai dell'
Alfa di Arese. La loro lotta E' la nostra lotta. In Messico l'accordo
NAFTA(accordo di libero commercio tra USA
Messico e Canada) e' uno dei molteplici strumenti utilizzati dalle lobbies
internazionali per accrescere i loro profitti. La
conseguenza piu' evidente dopo l'entrata in vigore del NAFTA e' stato un
aumento della disoccupazione poiche' le
piccole e medie imprese sono praticamente scomparse; inoltre la svalutazione
del Pesos nel '95 ha reso ancora piu'
critica la situazione economica dei messicani: con Salinas, ex presidente,
venivano riconusciuti 40 milioni di poveri,
anche se l'ONU affermava che il 77% della popolazione si trovava in
condizioni di indigenza. Ora nessuno guadagna
abbastanza per poter vivere. Gli unici che sono stati favoriti dal NAFTA
sono i grandi monopoli, come le grandi
imprese editoriali e televisive e le filiali messicane delle multinazionali.
Per sostenere questo progetto economico, il
Fondo Monetario Internazionale, per la prima volta dalla sua nascita,
stanzia 20 milioni di dollari: questo accade il 2
febbraio1995; il 9 febbraio l'offensiva dell'esercito federale coordinata
direttamente dai satelliti spia americani cerca di
azzerare l'esperienza zapatista,questo sta a dimostrare come le scelte anche
di carattere politico vengono prese a wall
street. Nello stesso periodo assistevamo in Italia ad uno dei piu' grandi
attacchi contro i diritti dei lavoratori con lo
smembramento dello stato sociale, causato anche qui dalla acquisizione dei
dettami del neo-liberismo e con la perdita di
un milione e 500mila posti di lavoro e l'abbassamento del tenore di vita
nonostante l'aumento del PIL . Un
neoliberismo, che diventa la ricetta per tutti i paesi che permette di
azzerare diritti sociali acquisiti da decenni di lotte in
alcuni, e in altri da' libero accesso alle speculazioni economiche delle
potenze industriali . Il Processo Mondiale di
regressione sociale che si sta attuando voluto da coloro che da sempre
detengono il potere sostenuti da F.M.I., da i
propri governi e da quelli controllati con prestiti e accordi economici,
aumenta il divario tra ricchi e poveri a favore
delle grandi imprese che raddoppiano i propri profitti ma condannano
milioni di lavoratori alla disoccupazione. Il
malcontento che investe sia i paesi industrializzati sia quelli meno
sviluppati, si e' manifestato in diverse forme ma tutte
dirette contro un nemico comune. Se in un paese industrializzato e ricco
come la Francia la protesta e' stata
caratterizzata da colossali manifestazioni e scioperi nazionali, in un paese
come il Messico, gia' diviso profondamente in
classi ricche detentrici del potere e classi povere che devono far fronte
alla miseria la fame e le malattie, l'unica strada
per gli indios e' stata quella delle armi; la sola che il governo,
proprietari terrieri e i padroni Americani potessero
capire. Due metodi di lotta diversi ma entrambi rivolti contro una dottrina
capitalista che sta assoggettando sempre piu' i
paesi alla potenza del denaro e portandoli verso crisi economiche che per
altri significano prosperita'. L'insurrezione
zapatista iniziata il 1 gennaio 1994 non ha solo creato la paura nei mercati
americani, ma soprattutto ha riproposto il
dibattito sulla solidarieta' internazionale. Il grido zapatista e' arrivato
anche in Italia : si sono costituiti comitati,
associazioni e collettivi in sostegno a l'E.Z.L.N., dando vita ad un
coordinamento nazionale e Europeo per sostenere la
causa zapatista e attraverso una cooperazione tra tutte le forze
(collettive o individuali) dare vita a progetti per un aiuto
piu' pratico alle popolazioni in Chiapas. Questo Coordinamento nazionale in
appoggio alla lotta zapatista arrivato al
quarto incontro, sta portando avanti diverse iniziative: la costruzione di
un centro sociale autogestito dal popolo
chiapaneco a Oventic in Chiapas, un progetto di educazione e di
alfabetizzazione attraverso l'espressione artistica per
i bambini Chiapanechi(circa 275 per una durata di circa 5 anni) a Las
Margaritas nella Selva Lacandona, e un progetto
promosso dallo SLAI- COBAS di sostegno all'autorganizzazione delle comunita'
indigene. Per la loro sovvenzione, e'
stato pubblicato un libro di racconti di Marcos e prodotti 1000 calendari
dell'EZLN, oltre al lancio di una campagna
nazionale per la raccolta fondi.
coordinamento dei comitati di sostegno alla lotta zapatista
Firenze, 18.02.96
Strano Network sostiene questa iniziativa con tutti i suoi strumenti di
comunicazione.
Saturday 2 march 1996 National Stand-Up in Italy to Solidarize with Chiapas
and Boycott the Mexican Government
by the Italian Coordination of the Committees Supporting the "Zapatista" Fight
During this day the Italian Coordination is going to organize several
demonstrations in front of Italian Mexican
Consulates and, in the same time, a Net Strike against two Mexican Internet
Addresses with the aim to protest again the
repressive initiatives carried out by the Mexican Government against the
People of Chiapas and supporting the social
demands of the Mexican People.
The Net Strike will be carried out against the Gabinete del Gobierno des
Estado del mexico's URL:
http://www.udg.mx/Gabinete/Info/gabinete.html
and the Mexican Bank for Foreign Trade's URL:
http://lince.dgsca.unam.mx/bancomext/ENGLISH2.HTM
from 7.00-8.00 p.m. Italian time (12.00 a.m. - 01.00 p.m. Mexican time).
Please pay attention to set the cache memory of the browser's program to 0
and to cross nonstop from an address to the
other.
WORDS ARE ARMS !
Some words about "Zapatista" experience.
The "Zapatista" experience has put again under discussion the concept of
internationalism as a way to solidarize with
organizations, guerrilla movement of marxist style whose main goal is the
conquest of the power. Now, after the
falldown of the Berlin's wall and of the realist socialismm, the concept of
solidarity has a new mean. The first ones to
understand this are the "Zapatistas" by the issue of their first
announcement outlining the differences existing between
them and the "Sandinista" and "Salvador"'s fronts. As a concequence, the
Zapatistas take in more consideration the
several antagonist movements fighting against the capitalist model all over
the world rather than a powerful party. The
spreading of capitalism as a world's standard social model has re-designed
the world's political borders outlining the
differences between poor people and rich ones rather than between Eastern
and Western countries. The EZLN cries
not only ask for solidarity but also invite the opposition forces to
counteract the new capitalist philosophy: the Neo-Free-
Trade Concept. The first press-releases of Marcos outline the importance of
counteracting the capitalist model in every
country of the world and, as a consequence, one of the first EZLN's
initiative is to solidarize with the demostrations of
the Italian workers of "Alfa di Arese". In Mexico, the NAFTA agreement
(free-trade agreement signed by USA,
Mexico and Canada) is one of the many tools used by international lobbies to
increase their profits. As a consequence,
also the Mexican unemployment figures and the Pesos devaluation increase
while the little firms die. On 1995 the poor
people in Mexico are 40 millions of units, the 77% of the whole. Only the
monopolies, the big publishing and TV
companies and the multinational branches take advantage of the NAFTA
agreement. On 2 february 1995, the FMI
involves itself with 20 milllions of dollars to support this kind of
"economic project". On 9 february 1995 the mexican
federal army's offensive supported by the US spy satellites has the main
goal to erase the Zapatista's experience. In the
same time, in Italy, a political attack to the social welfare causes a loss
of 1.500.000 work's units. These are only some
examples of how the application of Neo-Free-Trade concept all over the world
means an increase of profits for the big
business and an increase of problems for the poor people. As e result, the
discontent of workers and unemployed
people of industrial and non-industrial countries lead to record thousands
of demonstrartions all over the world sharing
a unique enemy: the Neo-Free-Trade Concept. While in France the social
protest is represented by huge
demonstrations and national strikes, in Mexico the indios choose the
guerrilla as an appropriate answer to land-owners,
Mexican and US government which have injuried Mexican people with poverty,
hunger and illness. The Zapatista's
revolt started on 1 January 1994 has caused fear among US markets and
otulined the need to discuss about international
solidarity. The Zapatista's cry has been listened also in Italy: committees,
associations and movements have carried out a
national coordination supporting the EZLN and designing social projects to
help Chiapas people with the collaboration
of Italian workers' roganizations.
Coordination of Italian Committees Supporting Zapatista's Fight
- * * * * * * * * *
Florence, 18 february 1996
Strano Network supports this initiative with all its communication's tools.
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Index(es):
Date
Thread
---------------------------- Fine del messaggio del 17 febbraio 1996 ------------------------------
A maggio del 1996 viene organizzato con successo un netstrike da Strano Network contro il sistema della giustizia americana per protestare in favore di Mumja Abu Jamal e di Silvia Baraldini. Il server della Casa Bianca si ingolfa fino a bloccarsi del tutto per circa 12 ore.
A primavera del 1996 esce il libro Net strike, no copyright, ecc., a cura di Strano Network, AAA edizioni, Italia, il cui testo iniziale dal titolo “Net strike starter kit - Istruzioni per organizzare uno sciopero in internet” è realizzato da Tommaso Tozzi.
Particolare successo ha avuto anche il Netstrike promosso dall'Anonymous Digital Coalition (1998), che ha bloccato alcuni siti finanziari messicani in sostegno alla lotta zapatista: emozionante il clima che si respirava dentro il canale irc di coordinamento (irc e e-mail sono forse le principali vie di propaganda per questo tipo di mobilitazione) quando veniva verificato in tempo reale il crollo della funzionalità dei siti da bloccare in nome degli indios del chiapas.
A settembre del 1998 nel Festival di Ars Electronica a Linz in Austria, P. Riemens ed altri organizzano una sezione denominata "Info War" a cui partecipa una vasta area dell'hacktivism internazionale, attraverso conferenze e installazioni. "Info War" è uno degli incontri che contribuisce a diffondere a livello internazionale le pratiche dell'hacktivism.
Per tale occasione l'Electronic Disturbance Theatre realizza il software floodnet per fare i netstrike ed inizia ad organizzare dei netstrike chiamandoli "virtual sit-in".
Quello di settembre del 1998 è uno dei netstrike meno riusciti. È il Netstrike globale contro Zedillo, il Pentagono e la Borsa delle Merci di Francoforte promosso dall'Electronic Disturbance Theatre con una forte partecipazione italiana. Il netstrike non riesce in quanto i promotori consigliano di utilizzare una applet java che viene a sua volta sfruttata da una contro-applet java del Pentagono per mandare in crash la maggior parte dei pc partecipanti all'azione.
Nel dicembre 1998 Netstrike a favore del Centro Popolare Autogestito di Firenze contro un sito della Coop che andrà in crash a metà percorso del netstrike. Malgrado la piena riuscita tecnica ottiene scarsissimo risalto sulla stampa.
Nel maggio 1999 Netstrike contro la guerra nella ex-Jugoslavia. Il netstrike tecnicamente non riesce ma la notizia circola molto sui giornali. È uno di quei casi in cui comunque il netstrike raggiunge lo scopo di far parlare di un determinato argomento.
Nel giugno 2000, malgrado una apparente scarsa partecipazione, il Netstrike per bloccare il sito dell'Ocse riesce verso la fine del tempo di mobilitazione e il sito risulta inaccessibile anche per le 12 ore successive. È uno di quei casi in cui viene proposta una nuova tecnica per portare avanti il netstrike: concentrare l'attenzione sul locale motore di ricerca per impegnare le risorse della macchina e renderla inutilizzabile.
A novembre del 2000 il Presidente del Consiglio della Regione Toscana censura il netstrike indetto da T. Tozzi e G. Verde come opera d'arte contro lo Stato del Texas all'interno di una mostra collettiva organizzata dalla Regione Toscana stessa contro la Pena di Morte.
Di seguito si può leggere il comunicato creato in occasione di tale netstrike, che fu comunque realizzato, sebbene al di fuori della mostra:
---------------------------- Inizio del comunicato del 30 novembre 2000 ------------------------------
(ENGLISH TRANSLATION AT BOTTOM)
1786--->2000
NETSTRIKE 214.T
CONTRO LA PENA DI MORTE
30 novembre 2000
1) La censura della Regione Toscana non ferma il NETSTRIKE 214.T contro la pena di morte.
2) Si moltiplicano le innumerevoli adesioni da tutto il mondo.
3) Gli orari del NETSTRIKE 214.T in tutto il mondo.
4) Il nuovo sito www.netstrike.it per le info.
Il NETSTRIKE 214.T proposto come progetto artistico da Tommaso Tozzi e Giacomo Verde per una mostra organizzata dalla Regione Toscana, per quanto abbia ottenuto il consenso della commissione organizzatrice della mostra, e’ stato censurato dalle Istituzioni regionali (vedi www.netstrike.it/214t/lettera.htm).
Nonostante cio’ il NETSTRIKE 214.T viene comunque confermato e sara’ realizzato in modo indipendente dalle istituzioni regionali, ma con la partecipazione delle oramai moltissime associazioni, gruppi e singoli individui che stanno aderendo all’iniziativa da ogni parte del mondo.
Questa e’ l’ennesima riprova che la rete e’ un luogo dove l’arte puo’ recuperare una liberta’ dal controllo verticale dei pochi attraverso la partecipazione orizzontale dei molti. Il 30 novembre 2000 durante il NETSTRIKE 214.T verra’ a mancare il click sul mouse del ristretto pubblico alla mostra organizzata dalla Regione Toscana, ma al suo posto vi saranno i moltissimi click degli anonimi e liberi individui sparsi nel mondo, ma riuniti da un comune senso di giustizia.
Non sara’ il click di un singolo individuo a fermare simbolicamente per un’ora il sito del Texas Department of Criminal Justice (http://tdcj.state.tx.us/) e dello Stato del Texas (http://www.state.tx.us/), ma cio’ avverra’ solo a causa del pacifico click congiunto di migliaia e migliaia di individui che visitando simultaneamente tali siti esprimeranno la loro protesta contro una forma di giustizia disumana e criminale che ancora persiste in 118 paesi del mondo.
Il NETSTRIKE 214.T si svolgera’ come previsto il 30 di novembre 2000, dalle ore 18:00 alle ore 19:00 (data e ora italiana). In relazione al differente fuso orario, di seguito riportiamo l’elenco degli orari (e della differente data) per ogni altra parte del mondo.
Ulteriori informazioni su come partecipare al NETSTRIKE 214.T sono visibili al sito www.netstrike.it/214t/
Tommaso Tozzi e Giacomo Verde
ORARI E DATA DEL NETSTRIKE 214.T PER TUTTO IL MONDO
GMT+1 18.00-19.00 Roma, Amsterdam, Berlino, Berna, Lubiana, Belgrado,
Bratislava, Budapest, Praga, Rabat, Madrid, PArigi, Sarajevo, Sofia,
Varsavia, Zagabria (30 november 2000)
GMT+2 19.00-20.00 Atene, Istanbul, Bucarest, Cairo, Gerusalemme, Pretoria,
Helsinki (30 november 2000)
GMT+3 20.00-21.00 Baghdad, Kuwait, Riyad, Mosca, Volgograd (30 november 2000)
GMT+3.30 20.30-21.30 Teheran (30 november 2000)
GMT+4 21.00-22.00 Tblisi (30 november 2000)
GMT+4.30 21.30-22.30 Kabul (30 november 2000)
GMT+5 22.00-23.00 Islamabad (30 november 2000)
GMT+5.30 22.30-23.30 Bombay, Calcutta, Dehli (30 november 2000)
GMT+6 23.00-24.00 Dacca, Colombo (30 november 2000)
GMT+7 00.00-01.00 Bangkok, Hanoi, Giacarta (1 december 2000)
GMT+8 01.00-02.00 Pechino, Hong Kong, Perth, Singapore, Taipei (1 december 2000)
GMT+9 02.00-03.00 Osaka, Tokyo, Seoul (1 december 2000)
GMT+10 03.00-04.00 Sidney, Valdivostok (1 december 2000)
GMT+11 04.00-05.00 Nuova Caledonia (1 december 2000)
GMT+12 05.00-06.00 Auckland, Figi (1 december 2000)
GMT-12 5.00-6.00 Eniwetok (30 november 2000)
GMT-11 6.00-7.00 Samoa (30 november 2000)
GMT-10 7.00-8.00 Hawaii (30 november 2000)
GMT-9 8.00-9.00 Alaska (30 november 2000)
GMT-8 9.00-10.00 Costa del Pacifico (30 november 2000)
GMT-7 10.00-11.00 Arizona (30 november 2000)
GMT-6 11.00-12.00 Citta' del Messico (30 november 2000)
GMT-5 12.00-13.00 Bogota', Lima, Quito, USA, Canada (30 november 2000)
GMT-4 13.00-14.00 Caraca, La Paz, Santiago, Costa Altanatica (30 november 2000)
GMT-3.30 13.30-14.30 Terranova (30 november 2000)
GMT-3 14.00-15.00 Brasilia, Buenos Aires, Georgetown (30 november 2000)
GMT-2 15.00-16.00 Medioatlantica (30 november 2000)
GMT-1 16.00-17.00 Azzorre, Isole di Capo Verde (30 november 2000)
GMT= 17.00-18.00 Dublino, Edimburgo, Londra (30 november 2000)
(ENGLISH VERSION)
1786--->2000
NETSTRIKE 214.T
AGAINST THE DEATH PENALTY
---------------------------- Fine del comunicato del 30 novembre 2000 ------------------------------
Per solidarietà contro gli sgomberi dei Csa milanesi il Loa riesce a convincere migliaia di web-surfers a intasare il server del Comune di Milano per più di tre ore (28 settembre 2000). L'azione riesce completamente e convince definitivamente ampi settori del movimento italiano dell'utilità di questo strumento di protesta. C'è una ricaduta discreta sulla stampa locale e nazionale e grazie al netstrike si scopre una grave mancanza del server del Comune di Milano consistente nella messa online dei dati privati di molti cittadini: la denuncia arriva anche al Garante della Privacy.
Il 1 gennaio 2001 Tozzi scrive il seguente testo che viene pubblicato dopo pochi mesi sulla rivista Cut-Up.
Tommaso Tozzi, “Primo film: i botti di capodanno – Secondo film: l’arte (il conflitto) – Terzo film: Il netstrike (la risoluzione)”, su “Cut-Up”, n. 2, primavera 2001, La Spezia.
----- Inizio del testo TRE FILM: I BOTTI DI CAPODANNO, L’ARTE E IL NETSTRIKE -----
TRE FILM:
I BOTTI DI CAPODANNO, L’ARTE E IL NETSTRIKE
IL PRIMO FILM: LA PRESENTAZIONE
PROLOGO Ho avuto modo di passare la notte di capodanno in due situazioni differenti, osservandone una terza, e questo mi ha dato modo di intuire una uguaglianza ed una differenza. In entrambe le situazioni si festeggiava collettivamente il passaggio da un anno (alcuni dicevano un millennio) ad un anno (o millennio) diverso. I fattori che univano le tre situazioni erano dunque un sentimento di cambiamento e di evento collettivo. Che questo stesse avvenendo realmente non era soggetto a discussione, il sentimento che si viveva era quello descritto prima. Ovvero il sentimento esisteva. Poi ho provato a riflettere e mi sono reso conto che pur presente in entrambe le situazioni il sentimento era, a seconda dei casi, differente.
SCENA TRE La terza situazione, quella osservata, era lo scenario che da un punto di vista favorevole si aveva delle colline e del centro di Firenze: uno spettacolo di fuochi d’artificio che esplodevano in cielo con molta luce e forti botti. Lo spettacolo era veramente “bello” a vedersi, qualcosa che provocava la voglia di agire e partecipare, ma di fatto era uno spettacolo cui si assisteva pensando a quanto dovevano costare quei bei botti e che di fatto non si sarebbe mai potuto essere in grado di fare anche noi uno spettacolo cosi’ bello. Il sentimento era di ammirazione, ma ottenebrato da una frustrazione di non partecipazione.
SCENA DUE Dalla nostra posizione abbiamo provato a fare il nostro “piccolo spettacolo”. Qualche girandola, fontana e piccoli petardi sono stati inscenati su una terrazza con una successione programmata ed un “piccolo spettacolo casalingo” che provocava grandi applausi e felicita’, sebbene l’occhio sfuggisse verso le luci in lontananza o il suono fosse ottenebrato da botti ben piu’ grossi che scoppiavano lontano. Il sentimento era di felicita’ e partecipazione, ma ottenebrato da una rivalita’ con qualcosa di piu’ spettacolare in lontananza, mista alla sensazione che il soggetto fossero piu’ i petardi che non le nostre esistenze unite in una stanza.
SCENA UNO Ad una certa ora ci siamo spostati in casa di cari amici. Nella stanza dove si era non si vedevano ne si sentivano botti. L’unico spettacolo era una candela sulla tavola, della musica reggae ed un emozionato tintinnio di bicchieri quando abbiamo scambiato un brindisi. Eppure il sentimento era di gioia, di grande fratellanza, di vite condivise, di storie che vivevano insieme quel passaggio in un nuovo millennio confrontandosi e incontrandosi sui giudizi e le passioni. Tutto cio’ mediato dalla soffusa luce della candela e della tenue musica reggae. C’era stato anche un piccolo dono dal nepal, un cerchietto, che ho lasciato nella tasca del giaccone davanti al cuore, con pochi segni che, si dice, portino fortuna.
IL SECONDO FILM: IL CONFLITTO
PROLOGO Ho avuto modo di passare parte della mia vita accanto a due esperienze artistiche differenti, osservandone una terza. In entrambe le esperienze si trattava di mettere in atto la propria idea di arte. Cio’ che univa le tre situazioni era dunque l’arte e il sentimento ad essa relativo. Il sentimento era reale ed in ognuna delle tre situazioni era presente, ma riflettendoci mi sono reso conto che a seconda dei casi era differente.
SCENA TRE La terza situazione, quella osservata, era lo scenario che scorre di fronte ai propri occhi quando si cammina all’interno dei musei, delle gallerie d’arte, o mentre si sfoglia libri e riviste d’arte di “palazzo”. Si ha di fronte cose bellissime a vedersi, che mentre le guardi ti provocano un turbamento ed una voglia di esprimerti. Ma tali sensazioni sono frustrate dalla constatazione di quanto sara’ costato realizzare cio’, di quanto tempo ci sara’ voluto a realizzarlo e che non si sara’ mai in grado di esprimersi anche noi in un modo cosi’ “bello”. Il sentimento e’ di ammirazione, ma ottenebrato da una frustrazione di non partecipazione.
SCENA DUE Dalla nostra posizione abbiamo provato a fare il nostro “piccolo museo interattivo”, la nostra “rivista d’arte aperta a tutti”, a fare arte con strumenti “poveri”. Qualche piccola mostra on-line, qualche performance interattiva sono stati inscenati dai muri di casa propria, con la propria linea del telefono, in un susseguirsi di “piccoli spettacoli casalinghi” che provocava in noi grande gioia e felicita’, sebbene i nostri eventi fossero ottenebrati da musei ben piu’ imponenti, mostre con un’enorme risonanza, grandi botti artistici che scoppiavano altrove. Il nostro sentimento era di felicita’ e di partecipazione, ma ottenebrato da una rivalita’ con qualcosa di piu’ spettacolare in lontananza, mista alla sensazione che il soggetto fossero piu’ le mostre e le performance che non le nostre esistenze unite in un luogo virtuale.
SCENA UNO Di fatto, in altri luoghi dove “non si parlava di arte”, dove non si vedevano mostre, riviste d’arte o si facevano performance, ci sono state persone che hanno fatto opere d’arte. L’unico musica poteva essere “il suono di un bastone fatto scorrere su un’inferriata”, “il fruscio dei capelli di una donna”, l’unica performance poteva essere “una camminata nei boschi a cercare funghi”. La loro arte era condividere la costruzione di un mondo migliore e questo fatto in ogni luogo ed in ogni situazione fosse possibile. Il sentimento era di gioia, di grande fratellanza, di vite condivise, di storie che vivevano insieme quel passaggio in un nuovo millennio confrontandosi e incontrandosi sui giudizi e le passioni. Di tutto cio’ mi e’ rimasto qualche sasso o castagna raccolta nei boschi e che ancora tengo nella tasca del giaccone davanti al cuore, si dice, che porti fortuna.
IL TERZO FILM: LA RISOLUZIONE
PROLOGO Ci possono essere, tra gli altri, due modi differenti di far sentire la propria voce in internet, negandone un terzo. In entrambe le esperienze si tratta di esprimere un consenso intorno ad una questione. Cio’ che unisce le tre situazioni dovrebbe dunque essere il riconoscimento di alcuni diritti fondamentali ed il sentimento ad essi relativo. Il sentimento e’ reale ed in ognuna delle tre situazioni e’ presente, ma riflettendoci ci si rende conto che a seconda dei casi e’ differente.
SCENA TRE La terza situazione, quella negata, e’ una forma del fare informazione in cui sussiste il principio della delega. Una situazione in cui le nostre opinioni sono espresse e se ne rendono portatori alcuni, anziche’ noi stessi in prima persona. E’ il mondo attuale dei media; un mondo in cui nonostante un modo di creare notizie altamente professionale si ha un limite nella mancanza di autodeterminazione degli obbiettivi del fare informazione da parte del cittadino del mondo. Uno scenario estremamente costoso e complesso al punto da rendere praticamente impossibile la possibilita’ di parteciparvi come soggetto anziche’ oggetto della comunicazione. Il sentimento e’ di seduzione, ottenebrato da una frustrazione di non partecipazione.
SCENA DUE Dalla nostra posizione abbiamo provato a creare la forma del “netstrike”, per provare a fare informazione e dare voce alla protesta con strumenti “poveri” e “partecipativi”. Qualche corteo telematico e’ stato inscenato dai muri di casa propria, con la propria linea del telefono, in un susseguirsi di scioperi globali che provocava in noi grande gioia e felicita’, sebbene i nostri eventi fossero ottenebrati dal martellante incedere degli avvenimenti sociali, politici ed economici e di un’incessante campagna di disinformazione a livello mediale. Il nostro sentimento era di felicita’ e di partecipazione, ma ottenebrato da una rivalita’ con la “societa’ dello spettacolo”, misto ad una mia personale sensazione che potesse esserci il rischio che il soggetto dell’azione della protesta non fosse quello di riuscire attraverso un evento simbolico a creare consenso di massa, bensi’ ci si riducesse ad avere come obbiettivo quello di far si che l’evento netstrike bloccasse per un’ora il sito colpito.
SCENA UNO L’evento netstrike e’ un atto simbolico e di fatto non ha nessun valore che il sito venga effettivamente bloccato. Cio’ che ha valore e’ qualcosa che sta da qualche altra parte: ha valore la presa di coscienza da parte del maggior numero di persone possibile intorno a questioni nodali. Ha valore che tale presa di coscienza sia talmente alta e condivisa da sentirsi in dovere di passare almeno un’ora del proprio tempo a protestare con un mouse contro tali questioni. E’ essenziale che vi sia partecipazione. Non e’ essenziale che il sito venga bloccato. E la partecipazione ha poco a che fare con il netstrike in se, ovvero con l’evento di un’ora. E’ in altri tempi ed in altri luoghi che e’ essenziale lavorare. Non ha senso passare ore a ipotizzare la realizzazione di un software che aumenti l’ingombro di banda, anzi ritengo cio’ qualcosa di mistificante, non alla portata di tutti, scorretto e da evitare. Cio’ che serve e’ una pratica “sincera” e “facile”. Non servono “trucchi” quando si e’ dalla parte della ragione. Serve una pratica che ribalti i meccanismi della delega e che renda ognuno attore sociale fornendogli la possibilita’ di partecipare in prima persona su questioni nodali. Il netstrike e’ dunque un evento simbolico e tale deve rimanere. Un evento di un’ora su cui non vale la pena perdere tempo a prepararlo. E’ invece fondamentale investire il massimo delle proprie energie a sensibilizzare il maggior numero di persone coinvolgendole nell’evento. E’ fondamentale che la notizia circoli e che la questione sia discussa nel maggior numero di luoghi possibili. Il netstrike reale non e’ verso il sito, ma verso altrove. Il netstrike e’ verso il circuito dei media che deve essere costretto a presentare la notizia per far si’ che se ne discuta. E’ fondamentale investire il proprio tempo nel far circolare la notizia e nel trovare corrispondenza negli altri rispetto ai nostri assunti. L’obbiettivo non e’ bloccare un sito per un’ora, anzi se cio’ non succede e’ forse meglio. L’obbiettivo e’ la costruzione di un mondo migliore e questo in ogni luogo ed in ogni situazione si renda possibile. Serve la condivisione di un sentimento di gioia, di grande fratellanza, di vite condivise, di storie che vivano insieme quel passaggio in un nuovo millennio confrontandosi e incontrandosi su giudizi e passioni. Il netstrike di per se e’ qualcosa che chiunque puo’ fare per i fini piu’ opposti. E’ per questo che deve esistere un sito ufficiale del netstrike fatto da noi cui corrispondano dei valori su cui crediamo sia giusto mobilitarci “anche” attraverso la forma netstrike. Altrimenti il netstrike potrebbe essere usato dal fascista di turno ed essere noi confusi con esso.
----- Fine del testo TRE FILM: I BOTTI DI CAPODANNO, L’ARTE E IL NETSTRIKE -----
Ad agosto del 2001 viene sequestrato il sito www.netstrike.it, che era stato creato da un gruppo di attivisti italiani, con la collaborazione di Tozzi.
Di seguito viene riportato il testo del messaggio che Tommaso Tozzi spedisce in rete subito dopo il sequestro per protestare:
----- Inizio del testo PROTESTIAMO! Allarghiamo le braccia, teniamoci per mano, facciamo un girotondo in rete: facciamo un netstrike. -----
PROTESTIAMO!
Allarghiamo le braccia, teniamoci per mano, facciamo un girotondo in rete: facciamo un netstrike.
di
Tommaso Tozzi
Sono costretto a scrivere queste righe in risposta al sequestro del sito www.netstrike.it, sito che e’ nato in seguito ad una mia proposta.
Il netstrike e’ un corteo telematico che avviene grazie al fatto che un massiccio numero di persone si collegano contemporaneamente per “camminare” nelle “strade digitali” di un sito.
Il collegamento di molte persone ad un sito ha lo stesso effetto che avviene nelle strade di una citta’ reale quando c’e’ una manifestazione: il traffico si rallenta fino a bloccarsi per la durata della manifestazione.
I netstrike durano un’ora, sono annunciati precedentemente con comunicati diffusi pubblicamente ai media.
Non c’e’ violenza nel collegarsi collettivamente ad un sito: niente viene alterato o distrutto, sebbene non sia piu’ possibile visionare i contenuti del sito per l’intera durata del netstrike.
Cosi’ avviene nelle strade del mondo reale. Cosi’ avviene nelle strade del mondo digitale.
Allargate le braccia, allungate le mani, facciamo un girotondo…
Durante un corteo si cammina per strada per far conoscere i motivi della protesta.
Se il vostro corpo e’ mingherlino potete allargare le braccia e in questo modo anche sole poche persone occuperanno la strada e non faranno transitare le macchine: perche’ il blocco del traffico serve per catturare l’attenzione sulle cause della protesta.
Quando c’e’ uno sciopero, ad esempio dei trasporti pubblici, i cittadini subiscono dei disagi, ma se cio’ non avvenisse lo sciopero non farebbe notizia e dunque il disagio temporaneo e’ un elemento che fa parte dello sciopero.
Se il vostro corpo e’ piccolo allargare le braccia lo rende piu’ grande. Se la vostra voce e’ fioca, l’uso di un megafono la amplifica e la fa sentire a tutti nelle strade.
La materia (non la qualita’) del vostro corpo in rete corrisponde alla quantita’ di banda (ampiezza del collegamento) che il vostro modem e il vostro tipo di collegamento vi permette di usare. Se dunque avete a disposizione un collegamento veloce l’uso di alcuni software vi permette di ottimizzare le vostre prestazioni, ovvero nel caso di un corteo telematico vi permette l’equivalente dell’allargare le braccia per strada per ingombrare tutta la banda che avete a disposizione. Ma per quanto usiate dei software, e dunque per quanto lunghe siano le vostre braccia, avrete sempre bisogno di essere in tanti per riempire una strada, anche una strada digitale. Essere in tanti per riempire una strada con le vostre proteste per sostenere giuste ragioni.
Questi sono i cortei, questi gli scioperi.
E’ stato accettato (dopo anni di violenze e criminalizzazioni verso coloro che hanno inventato e praticato tali forme di protesta), culturalmente e legislativamente accettato, il diritto a protestare, anche attraverso la forma del corteo.
Una protesta “locale” puo’ essere fatta con un corteo nella citta’ di coloro che subiscono il torto.
Ma una protesta “globale”, o come si suole dire ora “glocale”, su un tema che riguarda tutta l’umanita’, sebbene rivolgendosi ad un caso specifico avvenuto in una localita’ specifica (come e’ stato ad esempio il netstrike di protesta contro la pena di morte in Texas, o contro i test nucleari a Mururoa) puo’ trovare in una societa’ globale ed interconnessa qual’e’ quella attuale un nuovo “spazio” differente dove svolgersi.
Ecco perche’ nel 1995 ho inventato il netstrike: per dimostrare che attraverso la rete internet esiste la possibilita’ di avere una pratica che fa uso di uno “spazio”, sebbene virtuale, in cui riunirsi a livello “globale” per protestare su questioni legittime.
Il netstrike e’ un evento di massa. Permette, questa e’ la novita’, di effettuare con facilita’ proteste internazionali su temi scottanti per l’intera umanita’ consentendo ai popoli di riconoscersi in un ideale comune al di la delle barriere geografiche o dei confini politici. Il netstrike e’ un’opera d’arte collettiva in grado di esprimere e dare voce ai sentimenti di una comunita’.
Per questo ho scritto insieme a Strano Network un libro (Strano Network, “Netstrike, No copyright, etc.”, AAA Edizioni, 1996), articoli, spedito e-mail, promosso pubblicamente sia la pratica, sia l’organizzazione di alcuni netstrike.
Questa e’ stata un’attivita’ pubblica, resa nota attraverso i media istituzionali, attraverso i canali del mondo dell’arte istituzionale, ecc., dal 1995 ad oggi e che ha ottenuto riconoscimenti su quotidiani, riviste e libri realizzati da prestigiosi enti istituzionali.
Dal 1995 non ho mai ricevuto alcuna denuncia per questa attivita’, anzi al contrario sono state molte le persone o i gruppi, sia privati che istituzionali, nel mondo dell’arte, della cultura e della politica che hanno sostenuto e aderito ufficialmente a questo tipo di pratica.
Talvolta mi sono confrontato per e-mail in modo civile e pacato con coloro che erano oggetto della protesta e che mi preoccupavo di avvisare preventivamente dei disagi che il loro sito avrebbe subito per un’ora, in una determinata giornata, a causa della protesta. Cio’ e’ avvenuto ad esempio a novembre del 2000 in uno scambio di posta elettronica con i responsabili del sito dello Stato del Texas verso il quale, in occasione di una celebrazione di un anniversario di non violenza della Regione Toscana, ho promosso un netstrike per protesta contro la pena di morte verso il sito dello Stato del Texas allora governato dall’attuale Presidente Bush, in quanto responsabile di uno dei piu’ alti numeri di esecuzioni capitali.
Non ho mai ricevuto una denuncia e tanto meno una minaccia di essere denunciato, nemmeno da coloro che erano oggetti della protesta.
Sempre nell’autunno scorso ho proposto ed ottenuto che con alcuni membri dell’Ass. Cult. Strano Network, di cui sono il presidente (Strano Network e’ un’associazione culturale senza scopo di lucro che dal 1993 organizza incontri, dibattiti, mostre, eventi, corsi pubblici no profit per l’alfabetizzazione informatica e per la difesa dei diritti del cittadino telematico. E’ stata invitata a svolgere la propria attivita’ all’interno di istituzioni prestigiose quali musei e scuole in tutta Italia) si aprisse un sito con dominio www.netstrike.it che servisse da luogo di conoscenza di questa pratica pacifica e virtuale di protesta globale che e’ il netstrike. Questo perche’ dal 1995 in poi questo tipo di pratica ha avuto un riscontro positivo dal fatto che spontaneamente in tutto il mondo utenti telematici a noi ignoti hanno iniziato ad auto-organizzarsi dei netstrike per protestare per le piu’ svariate ragioni.
Forte del consenso che l’idea iniziale aveva avuto e notando l’interesse delle persone, mi sono posto dunque il problema di come far conoscere questa possibilita’ di protesta al maggior numero di persone nel mondo.
Mi sono posto inoltre il problema che, sebbene la pratica fosse pacifica e non violenta, le ragioni della protesta potevano essere le piu’ svariate. Purtroppo si vede scorrere per le strade cortei di persone che sventolano bandiere con svastiche e intonano inni fascisti, questo proprio perche’ il corteo e’ una forma di espressione autorizzata. Purtroppo, cosi’ come le strade e le citta’ reali sono quotidianamente soggette ad ogni forma di crimine, anche le strade e le citta’ digitali di internet possono diventare il luogo dove operano i criminali di ogni specie. Anche dunque per tali motivi ho sentito la necessita’ di creare un sito dove la pratica del netstrike fosse abbinata a delle ragioni nobili e giuste, quali potrebbero essere ad esempio quelle di protestare contro la pena di morte.
Un sito dunque quel www.netstrike.it che ho proposto e collaborato a realizzare, che vuole distinguersi da un uso fascista o criminale della pratica del netstrike, per rappresentare invece un punto di riferimento in rete di chi ha a cuore i principi della democrazia e della tutela dei diritti degli individui.
A gennaio di quest’anno ho scritto un testo che ho diffuso in rete e che in seguito e’ stato pubblicato a primavera sul numero due della rivista che viene distribuita in libreria “Cut-up”. Riporto la parte finale di tale testo:
“…L’evento netstrike e’ un atto simbolico e di fatto non ha nessun valore che il sito venga effettivamente bloccato.
Cio’ che ha valore e’ qualcosa che sta da qualche altra parte: ha valore la presa di coscienza da parte del maggior numero di persone possibile intorno a questioni nodali. Ha valore che tale presa di coscienza sia talmente alta e condivisa da sentirsi in dovere di passare almeno un’ora del proprio tempo a protestare con un mouse contro tali questioni.
E’ essenziale che vi sia partecipazione. Non e’ essenziale che il sito venga bloccato.
E la partecipazione ha poco a che fare con il netstrike in se, ovvero con l’evento di un’ora.
E’ in altri tempi ed in altri luoghi che e’ essenziale lavorare.
Non ha senso passare ore a ipotizzare la realizzazione di un software che aumenti l’ingombro di banda, anzi ritengo cio’ qualcosa di mistificante, non alla portata di tutti, scorretto e da evitare.
Cio’ che serve e’ una pratica “sincera” e “facile”.
Non servono “trucchi” quando si e’ dalla parte della ragione.
Serve una pratica che ribalti i meccanismi della delega e che renda ognuno attore sociale fornendogli la possibilita’ di partecipare in prima persona su questioni nodali.
Il netstrike e’ dunque un evento simbolico e tale deve rimanere. Un evento di un’ora su cui non vale la pena perdere tempo a prepararlo.
E’ invece fondamentale investire il massimo delle proprie energie a sensibilizzare il maggior numero di persone coinvolgendole nell’evento. E’ fondamentale che la notizia circoli e che la questione sia discussa nel maggior numero di luoghi possibili.
Il netstrike reale non e’ verso il sito, ma verso altrove. Il netstrike e’ verso il circuito dei media che deve essere costretto a presentare la notizia per far si’ che se ne discuta.
E’ fondamentale investire il proprio tempo nel far circolare la notizia e nel trovare corrispondenza negli altri rispetto ai nostri assunti.
L’obbiettivo non e’ bloccare un sito per un’ora, anzi se cio’ non succede e’ forse meglio. L’obbiettivo e’ la costruzione di un mondo migliore e questo in ogni luogo ed in ogni situazione si renda possibile.
Serve la condivisione di un sentimento di gioia, di grande fratellanza, di vite condivise, di storie che vivano insieme quel passaggio in un nuovo millennio confrontandosi e incontrandosi su giudizi e passioni.
Il netstrike di per se e’ qualcosa che chiunque puo’ fare per i fini piu’ opposti. E’ per questo che deve esistere un sito ufficiale del netstrike fatto da noi cui corrispondano dei valori su cui crediamo sia giusto mobilitarci “anche” attraverso la forma netstrike. Altrimenti il netstrike potrebbe essere usato dal fascista di turno ed essere noi confusi con esso.”
(da Tommaso Tozzi, “Primo film: i botti di capodanno – Secondo film: l’arte (il conflitto) – Terzo film: Il netstrike (la risoluzione)”, su “Cut-Up”, n. 2, primavera 2001, La Spezia)
Invito chi legge questa mail ad andarsi a collegarsi al sito www.netstrike.it (il netstrike e’ oramai una pratica talmente diffusa che subito dopo essere stato sequestrato e’ stato duplicato da una ventina di siti in tutto il mondo trovando solidarieta’ anche all’interno di istituzioni prestigiose quale l’Electronic Frontier Foundation americano o l’olandese xs4all) per leggere quali siano stati del passato i netstrike che noi pubblicizziamo e promuoviamo, per rendersi conto di quali fossero le ingiustizie e il tipo di diritti infranti verso cui tali netstrike protestavano.
Ora in seguito ad un presunto e non meglio specificato reato avvenuto a luglio del 2001 in rete e, sempre per ragioni non specificate, all’interno di una delle 8 indagini successive ai fatti di Genova durante il G8, scopro che mentre ero in vacanza all’estero il sito www.netstrike.it e’ stato messo sotto sequestro.
La domanda che mi sorge spontanea e’ la seguente:
Premesso che a Genova per le strade a luglio migliaia di manifestanti pacifici, quali appartenenti ad associazioni cattoliche, pacifiste, ecc., sono stati picchiati brutalmente, senza nel fare questo impedire, anzi con il rischio che si scatenassero, episodi di guerriglia urbana.
Dato che ora in rete si assiste al sequestro di un sito non violento quale e’ www.netstrike.it, ed a una conseguente campagna mediale di criminalizzazione verso un’area non violenta quale e’ quella dell’area di “Isole nella Rete” che ospitava il sito www.netstrike.it nelle sue macchine.
Considerando che non si ha invece notizia di sequestri ad alcuno dei tanti siti fascisti di cui e’ pieno internet.
Tutto cio’ avviene per incompetenza o per una precisa volonta’ di impedire il dissenso civile verso gli abusi, le ingiustizie e certe forme di un sistema di organizzazione sociale ed economica che in determinate parti del nord del mondo traggono le loro origini?
Si vuole forse colpire quelle forme associative che attraverso i semplici strumenti e la forza della ragione riescono a trovare consenso e a crescere e svilupparsi globalmente?
In attesa di ulteriori chiarimenti mi appello ai lettori affinche’ dimostrino la loro solidarieta’ verso il sito www.netstrike.it firmando questo appello e facendolo circolare.
Diffido inoltre qualsiasi media dal commettere un’azione di manipolazione dell’informazione volta a criminalizzare il sito www.netstrike.it e annuncio che querelero’ ogni forma di disinformazione, quale ad esempio l’abbinare in un articolo le indagini in corso verso il sito www.netstrike.it con la descrizione di altri fatti di chiara matrice criminosa. Dunque querelero’ ogni forma di contestualizzazione impropria della notizia.
ALLE ORIGINI DEL CONTROLLO SOCIALE
di
Tommaso Tozzi
Alla base delle forme di controllo nelle societa’ democratiche c’e’ un teorema: criminale non e’ un atto che va contro i principi della democrazia, bensi’ un atto che rende evidente una falla nel sistema di controllo.
Ecco dunque che uccidere un uomo (ad esempio la pena di morte nello Stato del Texas) non e’ un reato se e’ autorizzato dal sistema di controllo.
Ma anche, un crimine non e’ tale fin quando l’atto del crimine resta non conosciuto, ovvero fin quando, nell’essere scoperto, o rivendicato, la notizia dell’avvenuto crimine dimostra l’esistenza di una falla nel sistema di controllo nel prevenirlo.
Il problema di base e’ che le democrazie sono societa’ non in grado di impedire i reati. Al contrario sono societa’ in grado di impedire che la notizia del reato sia diffusa.
Il problema dei sistemi di controllo nelle societa’ democratiche non e’ quello di impedire i crimini, quanto quello di impedire che si diffonda la notizia che e’ possibile operare dei crimini.
Questo avviene per un motivo preciso: nessun sistema di controllo e’ in grado di impedire e prevenire un reato in modo assoluto.
Sulla base di questa evidenza c’e’ una sorta di rassegnazione in coloro che amministrano i sistemi di controllo tale da far si che tutte le forze messe in campo per il controllo sono utilizzate per combattere i reati solo nel momento in cui si rendono evidenti, mentre viene costantemente chiuso un occhio su quei reati che pur conosciuti dal sistema di controllo rimangono sconosciuti alla societa’ nella sua globalita’.
Se questa strategia impedisce che tutti siano a conoscenza della possibilita’ del fare crimini a causa di una determinata falla nel sistema di controllo, e dunque, che tutti siano indotti a commettere a loro volta tale crimine, allo stesso tempo questa strategia non impedisce che vi siano delle congreghe di criminali che compreso il meccanismo di controllo lo evadano in silenzio, ovvero in modo tale da far si che la notizia del loro reato sia conosciuta solo agli amministratori del sistema di controllo e non dal resto della societa’.
Gli amministratori del sistema di controllo dunque sanno di tali reati, ma tacciono perche’ non sono in grado di impedirli.
Fin qui la descrizione dello stato delle cose e’ triste, ma il senso comune la accetta, piu’ o meno consapevolmente, con rassegnazione.
Il problema pero’ aumenta quando entrano in campo due fattori.
La prima possibilita’ e’ che in questa situazione di “omerta’” le strategie criminali si spingano al punto da acquisire loro l’amministrazione dei sistemi di controllo, dando luogo a una politica di amministrazione che invece di tacere cio’ che rimane nascosto e di punire cio’ che si svela, tacciono i crimini della loro congrega e puniscono quelli di coloro che gli si oppongono. Ovvero puniscono non solo i crimini di chi gli si oppone, ma anche gli atti di opposizione nei loro confronti. Rispetto alla precedente amministrazione socialdemocratica, l’attuale governo potrebbe corrispondere a questa possibilita’.
La seconda possibilita’ e’ che i media diventino lo strumento di regolazione sociale in base a cui si rende l’evidenza di un atto come criminale e dunque se ne autorizza la punizione. Ovvero i media diventano giudici, ovvero diventano l’entita’ che svela cio’ che e’ considerabile come crimine e cio’ che non lo e’. Ecco dunque che lo scontro tra forze al governo e forze all’opposizione diventa non piu’ uno scontro sui principi, bensi’ uno scontro su un uso dei media che svela come criminale una parte, mentre tace i crimini dell’altra.
In questa dinamica ci rimettono coloro che, nell’illusione che vi sia uno scontro su dei principi sociali, non hanno scrupoli nel gridare le loro ragioni, nello svelare, anche se in modo civile, la loro disobbedienza e il loro dissenso sui modi in cui viene amministrata la societa’.
Essi, nel loro svelare le falle della democrazia, diventano immediatamente soggetti sociali da normare, o, peggio, da punire.
La loro ingenua sincerita’ e’ destabilizzante per il sistema sociale. E’ pericolosa e dunque diventa, o viene fatta diventare, un fatto criminale, svelato e dunque da punire.
I fatti di Genova sono di questo scenario un esempio lampante.
Il dissenso e la disobbedienza civile alle “oscure” e velate manovre dei G8 sono state criminalizzate dai media prima e dopo le manifestazioni di luglio, per autorizzarne la repressione nelle piazze e la successiva punizione nei tribunali.
Lo stesso avviene per il sito www.netstrike.it.
Fin quando la pratica del netstrike e’ rimasta nell’oscurita’ e nel silenzio di un atto fatto da una minoranza e rimasto nascosto alla moltitudine, tale pratica, seppure internazionale e attiva da sei anni ha potuto continuare a essere diffusa, non ostacolata, sebbene conosciuta dalle istituzioni di controllo.
Nel momento in cui i media ne hanno autorizzato lo svelamento alla societa’ come criminali, tale pratica viene censurata e punita.
E’ il momento dunque di dire basta a questo clima di omerta’ sociale, di manipolazione dell’informazione, di protezione di manovre criminali sotto l’egida dei grandi vertici.
E’ il momento di alzare la testa, di chiedere il confronto sulle azioni di chi ci governa; e’ il momento di smettere di credere nelle bugie della propaganda di un’informazione pilotata da un governo in totale malafede.
E’ l’ora di parlare, anche ingenuamente, ma di gridare ad alta voce il proprio dissenso ad ogni torto quotidiano.
E’ l’ora di smettere di essere conniventi con un clima di omerta’ in cui si tace il crimine altrui sperando di non essere punito per i propri atti.
E’ l’ora di assumere la dignita’ delle proprie azioni e di chiedere agli altri di assumersi le responsabilita’ delle loro.
Dunque punitemi, perche secondo voi sono un criminale: non sono infatti in grado di tacere il mio dissenso e la mia protesta verso la violenza, verso le ingiustizie, verso ogni sopruso manifesto.
Dunque punitemi, perche’ voi mi definite un criminale, ma io sono un netstriker: continuero’ a non nascondere la mia voce e per far questo continuero’ ad organizzare 10, 100, 1000, netstrike!
----- Fine del testo PROTESTIAMO! Allarghiamo le braccia, teniamoci per mano, facciamo un girotondo in rete: facciamo un netstrike. -----
In seguito al sequestro anche Ferry Byte spedisce in rete il seguente messaggio di protesta:
----- Inizio messaggio di Ferry Byte -----
To: marcello.oddini@tecnichenuove.com
CC: girolamo.derada@tecnichenuove.com
BCC: valanga di indirizzi pubblici e privati
Pubblicato: a cominciare da homepage www.netstrike.it
Subject: Lettera aperta a Internet-News sulla liberta' d'espressione
politica in Rete
A pag. 14 la rivista Internet News pubblica un breve appello in cui
giustamente si preoccupa dei possibili effetti liberticidi del neonato
Registro "operatori della comunicazione" figlio della famigerata legge
sull'editoria e di una anacronistica cultura che vorrebbe rendere la Rete
figlia docile e ammaestrata dei Media tradizionali.
Peccato pero' che poco piu' avanti (pp. 42-45) si lanci in un premeditato e
vigliacco agguato contro una delle invenzioni piu' originali ed intriganti
della Rete in tema di libera espressione politica: il netstrike ~
www.netstrike.it
E' un'esplicita chiamata alla repressione in un momento delicato come
questo in cui si sta mobilitando la protesta anti-G8. G8 contro il quale -
fino a quando ci sara' permesso - rispondiamo in termini politici e
mediatici con la presente lettera aperta.
Espressioni come
"i netstriker sono stati spesso identificati"
e
"l'invocata impossibilita' di accertamento di reati di massa commessi
telematicamente si infrangera' PRESTO e in maniera inevitabile", riportato
all'interno della sezione di approfondimento dell'articolo che - ricorrendo
a motivazioni, secondo il nostro Avvocato Barbara Gualtieri, pretestuose e
prive di fondamento [vedi approfondimento sulla questione piu' avanti] -
catalogano il netstrike come uno "sciopero dai pochi diritti" sono a nostro
modo di vedere un brutto segnale.
Eppure, il netstrike e' una pratica che si e' diffusa ampiamente negli ultimi sei anni in tutto il mondo e seguita
da svariati operatori dell'ordine pubblico (tutti colpevoli di omissione di
atti di ufficio per non aver denunciato un reato?) e da quest'ultimi spesso
(vedi rapporto dei servizi ed altro ancora) commentata proprio come pratica
non-illegale.
Il Netstrike - perfetta metafora del concetto di corteo reale - e' una
legittima forma di espressione politica e culturale. Oltre ad averne pubblicato come gruppo un libro su di essa (“Netstrike, no copyright, etc.”, Strano Network, AAA Edizioni, 1996) la pratica del netstrike e’ stata recentemente descritta come atto artistico anche all’interno di un testo classico della storia dell’arte (“Arte e architettura dagli anni 60 ad oggi” di L. Vinca Masini, in “L’arte moderna – il secondo 900” di G. C. Argan, Edizione Sansoni per la scuola, Firenze, 2001). E allora diciamo fuori dai denti
che qualora si pensi di reprimerla soprattutto in vista del G8, sara' segno
che in Rete non e' piu' permessa agibilita' politica e culturale per chi si oppone allo
stato di cose presenti e sara' quindi necessario trovare altre forme per esprimere
eventuali dissensi.
Proprio perche' il netstrike e' una forma di rappresentazione pubblica di
un disagio politico attuata da una massa di persone che non facendo nulla
di diverso dall'utilizzare forme di comunicazione assolutamente legittime e
legali come i canali chat ed il browsing, rendono visibile un determinato
disagio sociale, una comunicazione di massa mediatica che la controparte e'
invitata a prendere in seria considerazione anche se l'effetto del
netstrike e' simbolico e puramente temporaneo.
Come sTRANO nETWORK - gruppo di lavoro sulla comunicazione che ha inventato
questa pratica politica - siamo sempre stat* convint* della necessita' di
rimanere su un piano politico e pubblico di discussione: solo questo mese,
ad esempio, siamo presenti con le nostre argomentazioni in un libro della
ShaKe, sulla rivista Quaderni di Sociologia e nel corso degli anni abbiamo
dialogato non solo con "spezzoni di movimento" ma anche con istituzioni ed
enti privati a vario livello sempre e comunque nella ricerca e
sperimentazione di nuovi strumenti tesi all'abbattimento di barriere
sociali e comunicative. E vogliamo continuare a farlo senza spade di
damocle sulla testa ne' nostra ne' di chi condivide i nostri ideali.
Per questo lanciamo questo appello pubblico:
- ) invitiamo Internet News a pubblicare questa riposta in virtu' anche del
diritto di replica
La Rete - cosi' come il mondo reale - non ha certo bisogno di ennesimi giri
di vite o bizzarre leggi liberticide ma piuttosto di nuovi stimoli per
criticare e migliorare lo stato di cose presenti. Sempre di piu' tutto cio'
rappresenta una questione di sopravvivenza sia delle persone (nella parte
di mondo che non conosce ancora Internet) sia delle idee (nel mondo gia'
tecnologizzato).
gruppo di lavoro sulla comunicazione sTRANO nETWORK ~ http://strano.net
Contro-argomentazioni giudiziarie a cura di Barbara Gualtieri:
(...)
--
--
Ferry di SN
Key fingerprint = A5 F9 A5 D3 35 70 BF 25 25 90 C1 18 ED B8 AC 64
,::.
n-:;:;.' http://strano.net/mutante
/_\ `;:.'
|Tommaso Tozzi| ``'
|Tommaso Tozzi|
|___|
_______________________________________________
Netstrike mailing list
Netstrike@autistici.org
http://www.autistici.org/mailman/listinfo/netstrike
----- Fine messaggio di Ferry Byte -----
Il netstrike nel frattempo viene adottato da numerose organizzazioni per gli obiettivi più disparati (contro la tut, la Siae, ma anche contro la vivisezione!) non solo in Italia (fra gli ultimi realizzati quello di Avana contro la censura in Rete), ma in tutto il mondo (Corea, Arabia Saudita, Medio Oriente ecc.) come forma di mobilitazione dai toni più o meno accesi e con risultati alterni.
L'idea alla base del netstrike è quella di realizzare dei sit-in virtuali. La dinamica con cui si sviluppa è sempre quella di far convergere su un sito web un numero di utenti tale da creare un rallentamento nell'accesso al sito stesso e la logica cui si ispira è quella dei sit-in di strada che hanno l'effetto di rallentare il traffico di uomini e mezzi.
L'obiettivo è quello di manifestare il proprio dissenso in maniera simbolica, spesso in concomitanza con proteste di altra natura, nelle strade, nelle scuole e negli uffici pubblici.
Come i sit-in di strada anche i sit-in virtuali "non provocano danni al pavimento" e, come quelli, inducono i passanti a porsi delle domande per il fatto stesso che ci sono, per avviare una comunicazione con i passanti stessi e destare l'attenzione dei media.
I sit-in virtuali sono solo una leva simbolica per suscitare l'attenzione distratta delle persone e la loro natura digitale, come le modalità di attuazione, devono essere considerate solo un fattore secondario rispetto ai motivi della protesta.
Quello che conta in un netstrike insomma, non è l'efficienza tecnica ma l'efficacia simbolica e comunicativa.
Nei Netstrike il blocco totale del sito è solo un effetto collaterale della protesta che ha invece il suo primo obiettivo nel far conoscere alle comunità presenti in rete un problema ignorato o distorto dagli organi di informazioni ufficiali. Nei netstrike quello che più conta è la comunicazione dei motivi e degli obiettivi della protesta affinché le persone possano prendere coscienza di fatti gravi come la violazione dei diritti nel proprio paese o all'altro capo del mondo.
<<L'evento netstrike è un atto simbolico e di fatto non ha nessun valore che il sito venga effettivamente bloccato. Ciò che ha valore è qualcosa che sta da qualche altra parte: ha valore la presa di coscienza da parte del maggior numero di persone possibile intorno a questioni nodali. Ha valore che tale presa di coscienza sia talmente alta e condivisa da sentirsi in dovere di passare almeno un'ora del proprio tempo a protestare con un mouse contro tali questioni. È essenziale che vi sia partecipazione. Non è essenziale che il sito venga bloccato. E la partecipazione ha poco a che fare con il netstrike in se, ovvero con l'evento di un'ora. È in altri tempi e in altri luoghi che è essenziale lavorare. Non ha senso passare ore a ipotizzare la realizzazione di un software che aumenti l'ingombro di banda, anzi ritengo ciò qualcosa di mistificante, non alla portata di tutti, scorretto e da evitare. Ciò che serve è una pratica "sincera" e "facile". Non servono "trucchi" quando si è dalla parte della ragione. Serve una pratica che ribalti i meccanismi della delega e che renda ognuno attore sociale fornendogli la possibilità di partecipare in prima persona su questioni nodali. Il netstrike è dunque un evento simbolico e tale deve rimanere. Un evento di un'ora su cui non vale la pena perdere tempo a prepararlo. È invece fondamentale investire il massimo delle proprie energie a sensibilizzare il maggior numero di persone coinvolgendole nell'evento. È fondamentale che la notizia circoli e che la questione sia discussa nel maggior numero di luoghi possibili. Il netstrike reale non è verso il sito, ma verso altrove. Il netstrike è verso il circuito dei media che deve essere costretto a presentare la notizia per far sì che se ne discuta. È fondamentale investire il proprio tempo nel far circolare la notizia e nel trovare corrispondenza negli altri rispetto ai nostri assunti. L'obbiettivo non è bloccare un sito per un'ora, anzi se ciò non succede è forse meglio. L'obbiettivo è la costruzione di un mondo migliore e questo in ogni luogo ed in ogni situazione si renda possibile. Serve la condivisione di un sentimento di gioia, di grande fratellanza, di vite condivise, di storie che vivano insieme quel passaggio in un nuovo millennio confrontandosi e incontrandosi su giudizi e passioni. Il netstrike di per sé è qualcosa che chiunque può fare per i fini più diversi. È per questo che deve esistere un sito ufficiale del netstrike fatto da noi cui corrispondano dei valori su cui crediamo sia giusto mobilitarci "anche" attraverso la forma netstrike. Altrimenti il netstrike potrebbe essere usato dal fascista di turno e noi essere confusi con esso.>>
(Tozzi Tommaso, scritto il 1 gennaio 2001 e pubblicato su "Tecnologia militante. Speciale netstrike", Cut-Up, n. 2, La Spezia, 2001)
Il netstrike viene definito così:
Il Netstrike è una manifestazione di massa di dissenso civile pienamente legittima e legale! È un'azione assolutamente legale perchè metaforicamente è come se un giornale, una radio o una televisione andassero in tilt perchè non sono in grado di soddisfare un improvviso aumento di richieste della propria utenza; nessuno mette in atto alcun sistema di boicottaggio ma tutt'insieme, sommando l'azione legittima e legale di navigare sullo stesso sito alla stessa ora, rendono visibile un'espressione di dissenso.
Così ne parla A. Carola Freschi (Freschi Anna Carola, Comunità virtuali e partecipazione. Dall'antagonismo ai nuovi diritti, "Quaderni di Sociologia", n. 23, 2000):
"Da un punto di vista giuridico, i promotori del netstrike si richiamano al diritto di sciopero e al corteo pubblico pacifico. Il tipo di 'intralcio' creato dal corteo virtuale, diversamente per esempio dall'invio simultaneo di lettere o e-mail, è funzionale alla visibilità dell'azione per quanti cercano di entrare nel palazzo di fronte al quale si svolge la manifestazione. La garanzia che questo effetto venga ricollegato a un'azione di protesta pacifica viene cercata attraverso una copertura adeguata da parte dei media, la circolazione di informazione su mailing list, newsgroup, indirizzari e-mail; ma gli elementi chiave per la riuscita dell'azione sono individuati non solo nelle sue condizioni tecniche, ma anche nel suo retroterra organizzativo (un aspetto importante che garantisce la simultaneità dei collegamenti è il prospetto dei fusi orari), nella creazione di una rete di soggetti interessati alla protesta, nel coordinamento con altre azioni in contemporanea sul territorio (Tozzi, in "Netstrike, No Copyright, etc.", AAA Edizioni, 1996). I netstrike, sia su questioni 'locali' che su temi 'globali', evidenziano abbastanza bene come la rete diventi uno strumento di partecipazione civile che non riconosce i modelli della rappresentanza politica territoriale. Il netstrike è, di fatto, una forma di protesta che produce esiti a partire dal coordinamento di singoli individui, indipendentemente dalla loro appartenenza a organizzazioni e, soprattutto, in assenza di un controllo organizzativo sull'azione. Come è stato osservato a proposito delle potenzialità partecipative più generali della rete, emerge qui lo spazio per una 'presa di parola' diretta degli individui. Il netstrike rappresenta una proposta, una sperimentazione, un tentativo in questa direzione, verso forme di partecipazione e di impegno civile che passino per l'agire degli individui. A questi la rete, soprattutto attraverso nuove forme di relazioni comunitarie, potrebbe forse restituire una dimensione di azione come individui 'sociali', al posto della condizione di individui 'atomizzati' - o perché totalmente isolati rispetto a riferimenti di tipo collettivo, o perché del tutto intrappolati nelle dinamiche massificanti delle organizzazioni di tipo verticistico (T. Tozzi, in "Strano Network", Netstrike, No Copyright, etc., AAA Edizioni, 1996, p.15.)".
La pratica del netstrike è stata utilizzata per realizzare il software Floodnet dall'inizio del 1998 da Ricardo Dominguez.
Ricardo Dominguez ha onestamente riconosciuto agli italiani la paternità della pratica dei netstrike.
Ciò nonostante nelle pubblicazioni di tutto il mondo si è spesso e sempre citata esclusivamente la pratica del Floodnet quando si voleva descrivere una forma di attivismo artistico in rete.
Ci si augura che prima o poi vengano alla luce e siano conosciute dai critici d'arte internazionali le origini di tale pratica e dunque si colmi questo vuoto storico.
A gennaio del 2005 Alessandro Ludovico scrive il seguente articolo su SpringerIn in cui viene contestato tale errore (http://www.springerin.at/dyn/heft_text.php?textid=1590&lang=en)
»Loading Error …«
The first netstrike took place ten years ago
Alessandro Ludovico
You won't find many references to Tommaso Tozzi in international media art sources. You won't find him in Wikipedia (yet), nor in MIT-Press books or Ars Electronica catalogues. Nevertheless, this Italian artist and theorist is the inventor of one of the key online protest tools. Ten years ago he conceived and realized the first »netstrike« (network strike) on the Internet. It took place during the international protest against the French atomic test at the Mururoa Atoll in Polynesia.
This dramatic and insane event generated large opposition all over the world, partly owing to the new opportunities made available by the Internet, including its real-time communication possibilities. During this protest Internet activists had access to many new tools, such as video streaming - as was demonstrated by a Greenpeace action in which a video was distributed widely within a very short space of time - and the way a huge number of petitions could be posted as chain letters on mailing lists and sent to private citizens as well. In the late summer of 1995, Tozzi spoke publicly in a couple of online forums hosted by the Italian local and national network (BBS) about the potential of chain letters as a medium of protest. He tried to go a step further than this complicated, indirect (or in some nations even unlawful) method of distribution, with the aim of establishing a practice that would produce some visible effects. At the same time he was concerned with developing something that was ethical and deliberate, to avoid the danger of »knee-jerk« reactions as seen in the »digital spray« applied in the many »homepage defacement« cases or the damage caused by »digital software hammers« used to break into systems to destroy the enemy's data. He wanted nevertheless to establish online public protest as a inalienable right of the digital citizen, just as the public strike had been for decades in the real world. In October 1995 Tozzi attended the international »Metaforum II – No Borders« meeting in Budapest. He was invited to give a lecture about »Fluctuant interfaces and the right to communicate« [1] with particular regard to his action group, »Strano« and its political activity in Florence, against the background of the peculiarities of the general situation in Italy. After listing the ethical principles of the telematic medium, he talked about potential strategies for »protests on the Net«, one of them being a specific »virtual strike«.
This was based on the idea that »to boycott a server for a limited period of time, it is sufficient to organize a large group of people and ask them to flood the server by accessing it all at the same time. The boycott should be advertised, made public, and justified.« The first netstrike was publicly announced on many mailing lists and by various media (radio, newspapers, etc.) starting on December 14. It took place on December 21 (Tozzi's birthday, as it happens), and scheduled to take place from 6:00 to 7:00 p.m. (French time). A report posted later on the Nettime mailing list [2] stated that during this hour almost all of the websites indicated as »targets« (mostly French government websites and the Nuclear Energy Agency) were not accessible due to the massive participation of people from all over the world who continuously reloaded the respective web pages. After this success, two of the declared goals were clearly reached: »The existence of a world-wide movement able to counteract world-wide injustice« and »the capacity to develop such a movement in a short time«. Tozzi and his Strano Network colleagues also assumed that »it could be possible (in future) to construct software oriented to the specific goal of putting on an >electronic demonstration<« via a web server.
The netstrikes slowly became popular and in mid-February 1996 Tozzi promoted another one to support the Chiapas rebellion [3] against the Mexican government. The action was organized by the »Italian Coordination of the Committees Supporting the Zapatista«, and was intended to show leftist national solidarity with the Zapatistas. The netstrike started to be considered as a tool and attracted lots of interest from people who wanted to organize their own. Due to the rising demand, after a couple of months, in spring 1996, Tozzi and the Strano Network collective published »Net strike, no copyright, ecc.« (AAA Edizioni), a 145-page book about counter-information and the underground perspective of human and social aspects on the Internet. The first chapter was called »Net strike starter«. It was a long and detailed explanation of how to organize a netstrike, with theorical premises, hints and advice gleaned from their practical experience.
In the following years some netstrikes were organized by a few political collectives and individuals, mostly Italian. Only two years later (in 1998) Ricardo Dominguez triggered a netstrike to support the still ongoing struggle in Chiapas. Media attention was much greater than before, owing to the newly born dot.com economy. So everybody credited Dominguez as the inventor. But that is another story...
P.S. In 2001 the Netstrike.it website was even seized, after a pathetic article in a glossy Italian magazine warned about the allegedly high legal risks of joining a netstrike. But a massive online mobilization was quickly started, and a dozen mirror websites suddenly appeared. The website was quickly reopened.
Translation: Timothy Jones
1 http://amsterdam.nettime.org/Lists-Archives/nettime-l-9511/msg00014.html
2 http://amsterdam.nettime.org/Lists-Archives/nettime-l-9601/msg00000.html
3 http://amsterdam.nettime.org/Lists-Archives/nettime-l-9602/msg00018.html
Immagini:
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