Le radici dell Hacktivism in Italia 1990-1996 (2023)

Da Tommaso Tozzi.
(Differenze fra le revisioni)
m
m (Descrizione:)
Riga 84: Riga 84:
  
 
L'insieme di tali tre aree presenta inizialmente una riflessione sugli influssi del pensiero marxista e operaista nella critica radicale al modello postfordista e all’impresa immateriale, con approfondimenti sul tema del General Intellect, del reddito garantito e sull’impresa sociale, tema che fu argomento di discussione nell'area dei centri sociali intorno alla metà degli anni Novanta.<br>
 
L'insieme di tali tre aree presenta inizialmente una riflessione sugli influssi del pensiero marxista e operaista nella critica radicale al modello postfordista e all’impresa immateriale, con approfondimenti sul tema del General Intellect, del reddito garantito e sull’impresa sociale, tema che fu argomento di discussione nell'area dei centri sociali intorno alla metà degli anni Novanta.<br>
A tale riflessione fa seguito la presentazione dei principali soggetti che hanno partecipato a porre le basi per la nascita delle culture dell'Hacktivism in quell'ultima decade prima dell'avvento del World Wide Web: il ''Coordinamento Nazionale Antinucleare Antimperialista'', l’''European Counter Network'' (''Ecn''), l’''Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale'' (''Ezln''), l'area del ''Cyberpunk'' e della rete telematiche di Bbs ''Cybernet'', di cui sono presentati alcuni tra i principali gruppi, come ''Decoder'', ''Strano Network'', ''Avana Bbs'', ''Tactical Media Crew'' e diversi altri soggetti ancora. In tale contesto sono descritte le storie relative agli ambiti del software libero, al rapporto tra autonomia ed hacktivism, così come tra tecnologia e rivoluzione, ma anche le nascenti idee di ''Taz'', l’hacking sociale, i netstrike, il cyberfemminismo e gli Hack Lab.<br>
+
A tale riflessione fa seguito la presentazione dei principali soggetti che hanno partecipato a porre le basi per la nascita delle culture dell'Hacktivism in quell'ultima decade prima dell'avvento del World Wide Web: il ''Coordinamento Nazionale Antinucleare Antimperialista'', nato nel 1983, l’''European Counter Network'' (''Ecn''), nata nel 1989, l’''Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale'' (''Ezln''), concretizzatosi in rete principalmente a partire dal 1994, l'area del ''Cyberpunk'' e la nascita del primo forum ''Cyberpunk'' di messaggi in rete nel 1991 e della rete telematica di Bbs ''Cybernet'' (1993), di cui sono presentati alcuni tra i principali gruppi, come ''Decoder'' (1986), ''Strano Network'' (1993), ''Avana Bbs'' (1994), ''Tactical Media Crew'' (1995) e diversi altri soggetti ancora. In tale contesto sono descritte le storie relative agli ambiti del software libero, al rapporto tra autonomia ed hacktivism, così come tra tecnologia e rivoluzione, ma anche le nascenti idee di ''Taz'', l’hacking sociale, i ''Netstrike'' (dal 1995), il cyberfemminismo e gli Hack Lab.<br>
 +
Intorno a tali nuclei di antagonismo hanno gravitato un'altra serie di storie e soggetti che vengono descritte in tali contesti: la sperimentazione del circuito di scambi telematici ''Okkupanet'' sorto all'inizio del 1990 in seno alle occupazioni nelle scuole ed università fatte dal movimento della ''Pantera'' , la rete ''Peacelink'' (forum messaggi nel 1991 e rete indipendente dal 1992), altri movimenti giovanili e reti telematiche alternative o semplicemente amatoriali.
  
  

Versione delle 12:12, 1 mag 2024


Vai alla pagina del Volume 1 (1969-1989)


Volumi 2 e 3:

Appendici:


Indice

Titolo:

Le radici dell' HACKTIVISM in Italia

Volume 2:
1990-1992. Lo sviluppo delle reti telematiche antagoniste e cyberpunk
Una nuova forma di comunità digitale ed etica militante nel nostro passato prossimo.
Passione, condivisione, sperimentazione e libertà nei nuovi territori virtuali.

Volume 3:
1993-1996 Lo sviluppo delle reti telematiche antagoniste e cyberpunk
Lotte di difesa dei diritti cyber e dal nuovo immaginario della paura.
L’onda travolgente del neoliberismo capitalista e la repressione delle reti digitali libere.

Autore:

Tommaso Tozzi

Anno:

2023

Tecnica:

Testo

Luogo:

Firenze

Sito web:

Descrizione:

Le radici dell' HACKTIVISM in Italia. 1990-1996

Volumi 2 e 3.

I due nuovi Volumi della ricerca inaugurata nel 2019 con la pubblicazione del Volume 1 (1969-1989), 150 copie numerate e circa 600 pagine ciascuno, in formato 23,5x29,5 cm, sono stati realizzati da Tommaso Tozzi e patrocinati, prodotti e distribuiti gratuitamente dall’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Si suggerisce di leggerne il contenuto in formato digitale su PDF, vista l'enorme mole di migliaia di link (interni ed esterni) contenuti nei file PDF dei tre Volumi, oltre alla possibilità di fare in modo rapido ricerche per parola chiave all'interno dei file digitali.

I Volumi 2 e 3 estendono la ricerca al periodo 1990-1996, attraverso la presentazione cronologica e commentata di una ulteriore vasta raccolta di documenti (ripresi da articoli, saggi, periodici, conferenze, Bbs, siti web, mailing list, eventi e molto altro ancora) che descrivono l'evoluzione all'inizio degli anni Novanta delle principali radici dell’Hacktivism in Italia.

Il Volume 1 aveva presentato una storia che partiva dal 1969, ma anche in esso si faceva un richiamo a degli ulteriori antecedenti che andrebbero analizzati in una ulteriore ricerca.
Nel Volume 2 si è aggiunta della documentazione su tali antecedenti precedenti al 1969, così come si è cercato di completare quelle che risultavano essere le principali mancanze della ricerca svolta tra il 1969 ed il 1989. A tale iniziale documentazione, la ricerca svolta nel Volume 2 e nel Volume 3 ha aggiunto la descrizione degli sviluppi di tale storia in quel periodo, all'alba degli anni Novanta, in cui si stavano ultimando i preparativi non semplicemente scientifici e tecnologici, ma prioritariamente economici, politici, giuridici, sociali e culturali che, attraverso il World Wide Web avrebbero rivoluzionato il modo di vivere, non solo in Italia, a partire dalla metà degli anni Novanta.

Negli anni Cinquanta arrivano in Italia i primi elaboratori elettronici e parte il tentativo da parte dell'industria di realizzare un proprio settore informatico. Alle misteriose vicende che accompagnano tali sviluppi scientifici si affianca quella trasformazione dei sistemi di produzione e sociali che viene definita con il termine "postfordismo".
In tutto il mondo ed anche in Italia si apre una nuova epoca in cui le potenzialità rivoluzionarie della nuova scienza informatica e telematica sono piegate agli interessi meschini dell'egoismo privato e alla conseguente produzione di nuove forme dell'alienazione dell'essere spirituale, individuale e collettivo.
I tre volumi della ricerca su Le radici dell'Hacktivism in Italia, raccontano la storia di come un movimento dello spirito fortemente connesso con l'operaismo e i movimenti anti-imperialisti italiani abbia attraversato tali trasformazioni producendo teorie, pratiche e culture antagoniste, gioiose, cooperative ed altruiste che hanno cercato di indirizzare tali nuovi orizzonti del progresso tecnologico e sociale verso il bene comune.

La ricerca presenta una rapida elencazione cronologica commentata di tali vicende nel periodo che parte dal 1969 - l'anno in cui domina la narrazione del progresso scientifico attraverso lo sbarco sulla luna - ed approda al 1984, l'anno Orwelliano in cui all'esplosione della produzione e diffusione dei nascenti personal computer, si affianca la diffusione di un immaginario distopico per quanto riguarda la nuova vita quotidiana dei cittadini e i relativi diritti sociali e civili, crisi del lavoro e nuovi modelli del controllo sociale, culturale ed antropologico dell'essere individuale e collettivo.
Dal 1984 la ricerca svolta nei tre volumi procede con maggiore documentazione, attraversando la nuova esplosione delle realtà virtuali e delle reti telematiche ad inizio Novanta, sino a giungere, alla metà degli anni Novanta al terremoto provocato dall'avvento del World Wide Web, di cui si commentano gli sviluppi fino al 1996. E' in questa seconda fase che i movimenti dell'Hacktivism sperimentano ed applicano nuovi modelli di sviluppo, alternativi ed antagonisti, delle tecnologie informatiche e telematiche, in continuità e spesso in un intreccio di storie, luoghi e soggetti, con le pratiche e le teorie sviluppate dai movimenti negli anni precedenti.

Tali pratiche e teorie costituiscono le radici su cui sorgeranno negli anni seguenti le culture dell'Hacktivism italiano, un futuro che è anche il nostro presente.

I nuovi due Volumi 2 e 3 della ricerca contengono l'analisi di alcune migliaia di articoli, libri e riviste.
Moltissimi sono gli autori ed i soggetti citati e se ne prova a fare una lista selezionata alla fine di ciascuno dei due Volumi, che raccoglie alcune centinaia di nominativi organizzati per categorie.
La Bibliografia unificata dei tre Volumi, di 123 pagine, non essendo stato possibile inserirla nei nuovi due Volumi, viene pubblicata solo online.

Un'altro file che è disponibile solo online è la Cronologia unificata dei tre Volumi, che copre l'intero arco dal 1969 al 1996, per permettere una più rapida ricognizione ai ricercatori.

Una particolare ricchezza della nuova ricerca svolta è data dalla presenza nel Volume 2 di dodici capitoli introduttivi che organizzano e presentano i contenuti della Cronologia degli anni 1990-1996 per differenti ambiti tematici, suddivisi a loro volta in tre aree principali:

- La prima area, PENSIERO, PRATICHE, STORIE E SOGGETTI DELL’HACKTIVISM, presenta le storie ed i soggetti principali, oltre che specificatamente circoscrivibili all’area dell’hacktivism;
- La seconda area TENDENZE CULTURALI, MEDIALI E MISTICHE, TRA ANTAGONISMO E PALAZZO presenta una serie di soggetti e tendenze esterne all’area dell’hacktivism, ma che sono per alcuni aspetti ricollegabili ad essa;
- La terza area LIBERISMO, IMPERIALISMO, REPRESSIONE E CONTROLLO DELL’IMMAGINARIO, infine, presenta storie e soggetti che fungono da contesto all’area dell’hacktivism, ma che aiutano a inquadrarne la storia sociale e il senso storico che è stato ad essa imposto all’interno delle trasformazioni postfordiste in corso.

L'insieme di tali tre aree presenta inizialmente una riflessione sugli influssi del pensiero marxista e operaista nella critica radicale al modello postfordista e all’impresa immateriale, con approfondimenti sul tema del General Intellect, del reddito garantito e sull’impresa sociale, tema che fu argomento di discussione nell'area dei centri sociali intorno alla metà degli anni Novanta.
A tale riflessione fa seguito la presentazione dei principali soggetti che hanno partecipato a porre le basi per la nascita delle culture dell'Hacktivism in quell'ultima decade prima dell'avvento del World Wide Web: il Coordinamento Nazionale Antinucleare Antimperialista, nato nel 1983, l’European Counter Network (Ecn), nata nel 1989, l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (Ezln), concretizzatosi in rete principalmente a partire dal 1994, l'area del Cyberpunk e la nascita del primo forum Cyberpunk di messaggi in rete nel 1991 e della rete telematica di Bbs Cybernet (1993), di cui sono presentati alcuni tra i principali gruppi, come Decoder (1986), Strano Network (1993), Avana Bbs (1994), Tactical Media Crew (1995) e diversi altri soggetti ancora. In tale contesto sono descritte le storie relative agli ambiti del software libero, al rapporto tra autonomia ed hacktivism, così come tra tecnologia e rivoluzione, ma anche le nascenti idee di Taz, l’hacking sociale, i Netstrike (dal 1995), il cyberfemminismo e gli Hack Lab.
Intorno a tali nuclei di antagonismo hanno gravitato un'altra serie di storie e soggetti che vengono descritte in tali contesti: la sperimentazione del circuito di scambi telematici Okkupanet sorto all'inizio del 1990 in seno alle occupazioni nelle scuole ed università fatte dal movimento della Pantera , la rete Peacelink (forum messaggi nel 1991 e rete indipendente dal 1992), altri movimenti giovanili e reti telematiche alternative o semplicemente amatoriali.



I tre volumi che narrano tali vicende e che compongono l'insieme della ricerca possono essere scaricati ai seguenti link:


Appendici:


Fatti salvi i diritti degli autori citati, i suddetti due volumi sono coperti dalla licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 International (CC BY-NC-SA 4.0).
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/

Immagini:

Collezione:

Genere artistico di riferimento:

Hacktivism, hacker, hacking sociale, cyberpunk


Bibliografia:

Webliografia:

Strumenti personali